Gioveretto (Cima) o Zufrittspitze Via Normale dalla Val d’Ultimo

Gioveretto (Cima) o Zufrittspitze Via Normale dalla Val d’Ultimo
La gita
ste_6962
5 14/10/2018
Accesso stradale
strada stretta e con qualche difficoltà negli incroci da S. Gertrude al Lago di Fontana Bianca

Saliti sabato pomeriggio, sentiero ottimamente tracciato e segnalato, una tranquilla camminata di 1.30 ore per raggiungere l’ottimo e confortevole Rifugio Canziani. Incrociati molti escursionisti in discesa e qualche altro che saliva al rifugio, sentiero che gode di una notevole frequentazione. Meteo buono, ma con cielo parzialmente nuvoloso e grigio, temperatura ancora elevata per essere a metà ottobre. Partiti alle 7.30 dal rifugio (prima delle 7.00 era impossibile avere la colazione…!!) ma dato che non si tratta di un itinerario lungo e complicato ci poteva anche stare, meteo ottimo, cielo sereno senza nemmeno una nuvola, leggermente ventilato ma non faceva minimamente freddo. Come già riportato nel post di Tiziana, il sentiero iniziale è ottimo, ben sistemato e segnalato alla perfezione, con segni bianco-rossi e cartelli indicatori presenti ad ogni bivio. Il vallone che si percorre, dopo un tratto pianeggiante supera una immensa pietraia, con un tratto dove si cammina tra pietroni giganteschi non propriamente esaltante, ma va detto che almeno sono stabili, poi il tratto successivo che si innalza ripidamente verso il Gioveretto è percorso da una buona traccia di sentiero, e con varie serpentine che aiutano a sentire meno la pendenza del terreno, raggiunta la base di una paretina rocciosa, un breve aggiramento e poi a sinistra abbiamo raggiunto l’ampia spianata dove si trova quel che rimane del ghiacciaio, che non si tocca nemmeno, passando a destra per pietrame. La parte alta che porta alla cima si è svolta dapprima su ripida traccia che si restringe fino a diventare un canalino roccioso, che si sale bene, utilizzando le mani in qualche punto. Usciti dal canalino ci sono alcuni gradini rocciosi che comportano facili passaggi di arrampicata (I grado e forse qualche metro di II, sempre su roccia articolata e ricca di appigli e appoggi) senza esposizione, fino al tratto finale, dove alcune catene aiutano a superare alcune placche ed un gradone roccioso verticale (senza catene sarebbero passi di II ). Roccia generalmente buona e solida che non crea problemi, e le catene possono essere utili in caso di roccia bagnata o innevata. Noi avevamo al seguito sia picca e ramponi che pure la corda, che non sono serviti a niente, ma non conoscendo bene condizioni ed itinerario di salita a scopo precauzionale (se si è in un gruppo di 6/8 persone) ci poteva stare. Nel canalino e tratto finale abbiamo utilizzato il casco, che in presenza di altre persone può sempre tornare utile a mio avviso. Saliti in 3 ore dal Rifugio Canziani. Giornata spaziale e panorama vastissimo dalla cima, lo sguardo spaziava dalla vicina Sternai, per allargarsi al Cevedale, Palon della Mare, Ortles, Gran Zebrù, una parte delle Dolomiti e il lontano Monte Disgrazia. Oggi la Zufritt Spitze era molto gettonata, oltre al nostro gruppo sono saliti una trentina di persone, si tratta di una montagna piuttosto frequentata dai locali…e non solamente da loro! In discesa abbiamo impiegato 2.30 ore per rientrare al rifugio, più 1.20 ore per tornare al parcheggio presso il Lago di Fontana Bianca.

Una piacevole scoperta il Gioveretto, una montagna interessante e meritevole di essere presa in considerazione, vale sicuramente la pena del viaggio lungo fatto per arrivare da queste parti (per noi genovesi almeno….quasi 6 ore di auto!!). Pienamente soddisfatti della scelta fatta, siamo scesi a valle e ritornati a casa molto contenti di essere venuti in Val d’Ultimo e aver messo piede per la prima volta in questo angolo poco conosciuto del Gruppo Ortles-Cevedale.
Prima volta per il sottoscritto e tutto il resto del gruppo in Valle d’Ultimo, credo che per quasi tutti gli amici che sono venuti questa era una montagna del tutto sconosciuta, sono stato l’ideatore di questa bella uscita in Alto Adige, scovare e salire montagne magari poco note e dal nome che dice poco o niente, ma, che spesso si rivelano più interessanti di altre cime più blasonate è diventata nel tempo una mia specialità. Un weekend molto piacevole e di piena soddisfazione, montagne e zona da scoprire!! In ottima compagnia di Davide, Giuliana, Enrica, Guido (genovesi come me), oltre a Giorgio di Ivrea, Tiziana (titty79) che ho rivisto con grande piacere e Andrea (gambalesta) alla prima uscita fatta insieme. Ci siamo trovati decisamente bene al Rifugio Canziani, ottimi trattamento e accoglienza, un saluto a Domenico e Rodolfo i gestori del rifugio.

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