Giordani (Punta) da Indren

Giordani (Punta) da Indren
La gita
gondolin
4 04/06/2022
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Quota neve m
3000
Equipaggiamento
Scialpinistica

Una volta arrivato a Punta Indren, nonostante la visibilità limitata dalle nubi, noto subito due cose: si cammina 200 metri tra neve e rocce prima di calzare gli sci, ed i canali che adducono al ghiacciaio del Garstelet sono molto magri, sembra di essere ai primi di luglio. Calzati gli sci inizio a risalire il ghiacciaio di Indren, con visibilità variabile per la copertura nuvolosa continuamente rimaneggiata dal vento, e nubi costantemente addossate sulla Punta Giordani. Mano a mano che salgo il vento continua ad aumentare di intensità, dai 3.600 m di quota cominciano folate molto violente, che quasi buttano a terra, e mi costringono a diminuire l’andatura. Raggiungo il deposito sci in un momento di visibilità molto scarsa, limitata alla vetta rocciosa qualche metro più in alto: visto il “traffico”, decido di rinunciare alla cima, cambiare assetto ed approfittare di un momento di maggiore visibilità e minore impetuosità del vento per scendere. Quando decido di partire, dopo pochissime curve arrivano fortissime folate di vento, che rendono la sciata poco piacevole e portano di nuovo le nubi a stazionare fisse sul pendio, perciò i primi 150 m di dislivello (a parte poche curve iniziali) li faccio in leggera diagonale semi-derapata nel white-out con raffiche di vento violentissime e fastidiose. Poi la visibilità migliora e l’intensità del vento diminuisce: ne approfitto e mi godo il leggero strato (un paio di cm) di neve caduta nei giorni scorsi su fondo duro, per una sciata davvero splendida sui pendii più accentuati sino a quota 3.500 m circa. Da qui in avanti il manto nevoso è decisamente più umido e la sciata è leggermente frenata dalla poca scorrevolezza degli sci sulla neve (complici sicuramente le mie solette assolutamente non sciolinate di recente, ma anzi secche come il deserto) . In ogni caso la sciata è comunque piacevole sino a quando si raggiunge la parte più piatta del ghiacciaio di Indren che lentamente degrada verso la stazione della cabinovia di Punta Indren

Gita fortemente condizionata dalle condizioni metereologiche, che le previsioni non avevano minimamente azzeccato. Nei giorni scorsi ha nevicato un pò in alto e piovuto più in basso (notizie riferite dal manovratore della cabinovia) e questo, in combinato disposto con la visibilità limitata, non mi consentono di valutare bene la situazione neve, ghiacciai e crepacci: ho avuto però l’impressione di una situazione da inizio luglio in anni secchi, quindi temo che lo spazio temporale per uno sci-alpinismo godibile in quota sia limitato 🙁

Link copiato