Gino (Pizzo di) da Revolé

Gino (Pizzo di) da Revolé
La gita
barrosismo
3 29/12/2014
Accesso stradale
Ok a Revolè, oltre strada stretta e ghiacciata
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Farinosa ventata
Quota neve m
2000

Scelgo di andare dove ha nevicato di meno, mi ritrovo nel giro di pochi giorni ancora dalle parti del Lario. Al momento non servono le ciaspole, ho inserito qui la gita in quanto manca l’itinerario escursionistico. La neve è pochissima anche in alto e completamente spazzata dal vento. Ho usato i ramponi negli ultimi 80-90m di dislivello, la neve era durissima e una scivolata è poco consigliata sul pendio finale che è leggermente esposto. La giornata parte male con l’autostrada bloccata a Como per un veicolo contromano! Poi parcheggiata l’auto, poco prima che la stradina diventi sterrata, dopo pochi passi faccio un volo sul ghiaccio che a momenti mi spacco le ossa… Il preannunciato vento da N non molla un attimo e fa un freddo bestia! Dalle baite di Zartigna ho tagliato verso destra salendo, errore perché bisogna andare a sinistra e intercettare una labile traccia che porta sullo spallone di erba e roccette. Poi senza possibilità di errori si è con fatica all’anticima e poi con attenzione (esposto) alla croce di vetta. E’ purtroppo molto facile perdere il sentiero, io ho ravanato non poco. Il freddo pazzesco non mi ha fatto godere pienamente del panorama grandioso che spazia dagli Appennini al Bernina passando dal lago di Como, al Legnone (magnifico), le Grigne. il Rosa, gruppo Weissmies, Mischabel etc etc. Auto-vetta-auto: nessun essere umano incontrato nemmeno in giro per le frazioni alte di S.Nazzaro, solo qualche lontano escursionista avvistato mentre saliva sul vicino Monte Bregagno. Un luogo davvero appartato per una gita dal sapore d’altri tempi e lontano da tutto.

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