Date le temperature basse, decidiamo di fare due movimenti in questa falesia “particolare”, in bell’ambiente e con vie ben attrezzate. Ripetiamo la “Divina Commedia” che in realtà si chiamava “Peppermint” (ma sta mania di cambiare i nomi alle vie?). Primo tiro carino, forse uno dei più belli del Ginevrè, con chiave per nulla banale e con grado che non regala nulla. I 4 spit della sezione più difficile sono ancora m8 anni ’80 con placchette artigianali, di cui una sul passo chiave gira. Attenzione: la prima parte della placca è su una scaglia enorme in realtà staccata, che percossa suona in modo un pò sinistro. Astenersi dal tirare selvaggiamente sulla lametta superiore.
Secondo tiro punteggiato di lastre staccate che richiedono attenzione ma tutte evitabilissime. Combiniamo in alto il facile tiro di “Occitango” 4c e terminiamo in alto, oltre le vie, con alcuni tiri trad, cercando il difficile su fessurini superficiali. Clima da aprile ma ambiente sempre molto bello.