Seguito un percorso leggermente diverso: San Bernardo-Alpe Casariola-Alpe Dorca-Alpe Variola, da qui si abbandona il sentiero e si risale liberamente (totale assenza di traccia ma direzione evidente) puntando al vallone sotto la cima del Giezza (l’elevazione maggiore è quella + a destra, per evitare inutili divagazioni è meglio identificare subito dall’Alpe Variola l’ometto di vetta). In realtà in salita mi sono spostato troppo a destra e così ho percorso la cresta sud-est (peraltro facile, può costituire un’alternativa a chi non ami troppo gli sfasciumi). Dalla partenza alla vetta 3 h esatte. In discesa sono riuscito a tagliare per prati fino all’Alpe Dorca, anche in questo caso dalla cima la direzione è evidente anche se mancano totalmente delle tracce degne di questo nome. Confermo l’impressione riportata dal precedente gulliveriano: la parte alta del percorso sembra veramente pochissimo frequentata. Un’ultima annotazione personale: questa è stata l’ultima gita in montagna da celibe, da sabato prox si cambia stato civile….