Giavino (Monte) da Fondo

Giavino (Monte) da Fondo
La gita
marmotta
4 06/04/2018
Accesso stradale
Auto a Fondo quota 1074
Osservazioni
Visto valanghe lastroni esistenti
Neve (parte superiore gita)
Polverosa pesante
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
1300
Equipaggiamento
Scialpinistica

4 stelle perché dopo i primi 200 metri di spallaggio su sentiero agevole e ben segnalato, bisogna considerare un breve tratto , 15 minuti, con troppa neve per camminare e troppo poca per sciare. Risulta fastidioso soprattutto in discesa con neve molto umida.
Gli sci si calzano intorno a quota 1300, al termine della spianata dopo il salto che si supera con il sentiero, girando a sinistra appena dopo il ponte che supera il rio Ribordone. Segnavia bianchi e rossi. L’anfiteatro che chiude la valle intorno quota 1500 si può superare sia destra che a sinistra, salendo. Io sono passato a destra, lungo l’evidente fascia rocciosa che sostiene i pendii superiori, sfruttando le slavine cadute nei giorni scorsi. A sinistra i pendii sono ancora tutti carichi. Fra qualche giorno sarà più agevole questa variante. Dopo aver superato la fascia rocciosa il vallone si apre con una serie di canarini, vallette e dossi, sempre su pendenze continue. Normalmente, intorno a quota 1900 si lascia alla propria sinistra l’evidente colonna ometto per risalire una canale e puntare al colle delle furce. Io sono stato più alto e più sinistra , verso la costa Bordevolo, per valutare la possibilità di salire direttamente i pendii che conducono al Giavino. Sono ancora carichi e parzialmente slavinati per cui ho ripiegato verso il canale che conduce al colle, perdendo non più di 20 metri e traversando velocemente a destra. Dei due rami del canale ho percorso quello di destra, più scarico. Dopo il colle il percorso per la vetta è evidente. Oggi 30 cm di farina umida su fondo duro mi hanno complicato la salita, ma mi hanno regalato una discesa da favola. Tratto finale percorso a piedi tra roccette e cornici. Mi avrebbe fatto comodo una picca. Scesa direttamente la parete Nord sino a raccordarmi al percorso di salita. Dopo il colle neve primaverile, bella e facile da sciare. Neve molto umida lungo la fascia rocciosa che chiude il Vallone, ma ancora sciabile, sino quota 1300, poi un po’ di mestiere e spallaggio sino a Fondo. 5 ore per la salita, tracciando tutta la parte alta su neve profonda e umida.

La notizia è che oggi le pelli della Fisher, quelle in plastica con squame tipo soletta sci da fondo, hanno fatto zoccolo e non poco. Mai successo. Comunque sia bella escursione, 1730 D+ per 12 KM, SUNTO AMBIT PEAK, su pendii sostenuti e continui, mai banali lungo un itinerario da valutare in grado di regalare una sciata di gran soddisfazione. Fra un paio di giorni le condizioni di sicurezza miglioreranno con alcune fasce rocciose che si scopriranno. Oggi solo soletto per via della sfortuna del socio Lupo Solitario.
Alla prossima.

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