Da anni osservando le carte Mu, l’occhio mi va a finire sulla zona scura delle Comunasse ed ogni volta mi chiedo cosa ci sarà mai lì sotto, già sbalordito dai salti di roccia intorno al vicino rio Bausano e rio Configliacco. I resoconti di Franco/Blin sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Quindi oggi, mentre salivo all’Arbella dalle borgate di Ingria, dal parcheggio grande vicino a Pasturera, ho pensato di cominciare a dare una setacciata alla zona con attenzione ai piccoli rilievi. Ho esplorato parte della dorsale scendendo lungo di essa, e calandomi in un canale erboso che porta alla base di uno dei picchi più evidenti, quello con l’albero appiccicato, poi ancora giù di una ventina di metri davanti alla parete ma ho dovuto desistere in quanto si finiva in zona ombrosa, ghiacciata e sempre più ripida. L’intenzione era di arrivare ad una specie di balma o piccola grotta ben visibile dall’alto, con l’aiuto di una corda da 60 m. si potrà fare certamente di meglio. Proseguito poi per l’Arbella trovando molta neve oltre i 1500 m. e nessuna traccia, le ciaspole mi avrebbero fatto comodo nel tratto finale dove la neve nei punti cedevoli ho visto che supera anche il metro. Giunto sulla dorsale a circa metà tra Uia e la cima mi è stato utile dare un’occhiata ai vari gruppi di picchi e gole anche sul lato Ribordone, nella zona in cui presumibilmente è posto l’ingresso della grotta La Custreta. Occhio alle cornici e ai buchi tra i massi e le drose, ci sono cumuli di neve ventata che possono fare brutti scherzi. Fiabesca la pineta sopra Reverso al calar della sera.