Gianna (Punta di) e Cugn dell’Alpet da Prese Damon, anello per i Monti Paletto, Muretto, Cristetto

Gianna (Punta di) e Cugn dell’Alpet da Prese Damon, anello per i Monti Paletto, Muretto, Cristetto
La gita
erba-olina
3 12/05/2012

Saliti sino a Punta dell’Aquila e tornati a Prese Damon seguendo quasi per intero l’anello proposto su questa pagina da rfausone (ottima traccia!). Bellissimo e molto panoramico il tratto dell’itinerario su dorsale, in questo periodo caratterizzato dal colore verde acceso della vegetazione. L’incendio dello scorso gennaio ha però devastato un’ampia zona, propagandosi dal Cristetto sino al Cugn dell’Alpetto. Il sentiero per il monte Cristetto (a sx del Colle del Besso) è sempre evidente e in cima sono presenti tre croci. Proseguendo a dx del colle, si percorre prima la dorsale, poi ci si abbassa sul versante della Val Chisone in corrispondenza di alcuni affioramenti rocciosi in cresta, si risale sino ad un piccolo avvallamento fra il Paletto e il Muretto e da qui, percorsi pochi passi a dx si arriva al Paletto, mentre a sx si giunge al Muretto (torretta di pietre e paletto). Si continua scendendo leggermente lato Val Sangone ed in breve per facile pietraia si è al Colle del Muretto. Di lì in poi nessun problema sino all’Aquila. Molta acqua e un po’ di neve fradicia poco sotto la Madonna della Pace. Un vero peccato che la discesa all’Alpe Colombino si svolga su terreno deturpato dagli impianti in disuso. L’imbocco del “sentiero quota mille” per Case Maté si trova un paio di tornanti sotto l’Alpe Colombino (palina): si prende subito a dx verso l’area picnic trascurando il sentiero che sale a sx per il Truc della Piata. Seguito il quota 1000 sino al bivio dopo Tarasca, ci siamo lasciati tentare dalla mulattiera diretta a Borgata Maddalena che, dopo aver raggiunto il ponte sul rio Taonere, prosegue senza attraversarlo con segnavia 3 fino a Polatera da dove, seguendo la sterrata, siamo ritornati alla macchina. Il giro però diventa di 22 km circa per un dislivello di 1700 m, meglio quindi al bivio dopo Tarasca proseguire sul quota 1000 sino ad incontrare il sentiero che va verso Riboda riducendo il tratto di sterrata da fare. Buone le condizioni del quota 1000 e della successiva mulattiera, anche se su quest’ultima la segnaletica è scarsa e talvolta contraddittoria.
Giornata caldissima e inizialmente soleggiata, poi rinfrescata, sulle cime più alte, da un bel vento da ovest che si è portato dietro velature e nuvole. Nel fitto bosco che si attraversa percorrendo il quota 1000, il caldo umido è rimasto per tutto il tragitto.

Oggi con Max e Tiziana, incontrati alcuni escursionisti alla Madonna della Pace e poi sull’Aquila, tutti quanti provenienti dall’Alpe Colombino.

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