Ghinivert (Bric) da Laval per il Colle del Beth

Ghinivert (Bric) da Laval per il Colle del Beth
La gita
ste_6962
4 28/09/2013
Accesso stradale
arrivati fino ai casolari di Laval, prima del divieto di transito

Dopo l’insuccesso di sabato scorso (una cima mancata solo per neve e vetrato che hanno reso insidioso e delicato un canale-camino su una bella cima delle Alpi Pennine) ci tenevo a concludere il mese di settembre con una bella gita. Date le previsioni meteo, non c’era molta scelta e non volendo fare un viaggio di andata e ritorno troppo lungo in giornata da Genova, ci siamo orientati per fare una bella escursione su un tremila delle Cozie Centrali non ancora salito da noi. Noi…abbiamo fatto finta di ignorare il divieto di circolazione e con l’auto siamo arrivati fino al Rifugio Troncea però poteva anche costarci una multa salata! Poco dopo di noi è arrivato un guardiaparco…ed è andata bene che non ci ha fatto verbale (che ci stava tutto, niente da dire!) e si è limitato a farci riportare l’auto in fondo alla valle. E Maurizio è stato poi riportato al rifugio da un amico del guardiaparco che doveva salire con lui al Colle del Beth…per cui meglio di così non poteva andare, tutte circostanze fortunate per una volta! Comunque è meglio non provarci e lasciare la macchina a Pattemouche! La giornata non è iniziata male quindi…e anche il meteo è decente, sprazzi di cielo sereno e nuvolosità alta, ma con ottima visibilità. Iniziamo a risalire l’ottimo sentiero (segnavia 320) che con una lunga serie di diagonali prende quota e porta verso il Colle del Beth. Siamo saliti senza fretta, guardandoci intorno e godendoci il paesaggio e il panorama, incrociando nella parte alta 5 donne dirette al Colle del Beth per la visita alle miniere e due cani. Arrivati al Colle del Beth ci siamo concessi una sosta, con tanto di the gentilmente offerto dal guardiaparco che ha aperto il bivacco (e che ringrazio per la sua cortesia!!). Poi siamo ripartiti seguendo la traccia di sentiero ben segnalata che risale una vasta pietraia mantenendosi sotto la cresta SO del Ghinivert, un ripido pendio di sfasciumi e roccette e siamo davanti ai due dentini rocciosi della cima, per arrivare al dentino con la croce metallica un corto passaggino di arrampicata di II e ci siamo! Cielo più nuvoloso ma la visibilità resta buona e il panorama rimane piuttosto esteso e decisamente godibile! Siamo rimasti in vetta oltre 1 ora, tutto il tempo necessario per i servizi fotografici, per la pausa pranzo e per ammirare il panorama! Poi siamo scesi senza fretta, in 2,30 ore siamo ritornati al Rifugio Troncea e un’altra oretta di cammino per rientrare a Pattemouche. Tutto il percorso è pulito e sgombro da neve. Sicuramente un’escursione più che consigliabile ! Fino all’ultimo tratto ripido è una salita molto semplice (valutabile E) e d qui alla cima EE, con un tratto leggermente esposto e un facile passo di arrampicata per toccare la croce di vetta.

Una bella giornata e una bella gita che ci stava proprio dopo la rinuncia di sabato scorso! Il Ghinivert meritava una visita! Siamo rimasti più che soddisfatti della scelta fatta! Oggi in compagnia di Enrico M. e Maurizioweb del Gruppo Camosci del CAI Ligure Genova.

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