Gay (Becca di) Via Normale dalla Diga di Teleccio

Gay (Becca di) Via Normale dalla Diga di Teleccio
La gita
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5 14/06/2009
Accesso stradale
arrivati in auto fino alla diga di Teleccio

Dopo averla tentata in precedenza, ed essere stati respinti dal maltempo…ecco l’occasione che aspettavo per chiudere un conto rimasto in sospeso con la Becca di Gay. Inizialmente avrebbe dovuto essere una gita sociale del CAI Ligure di Genova, rinviata di una settimana per maltempo…ma per varie rinunce e “pacchi” presi proprio prima della partenza da Genova…siamo rimasti solamente in tre, ma siamo partiti ugualmente, decisi e motivati. Arrivati nel pomeriggio alla Diga del Lago di Teleccio, saliamo nel giro di un’oretta di cammino al confortevole e ottimo Rifugio Pontese, dove si sta veramente bene, e si mangia bene, grazie per l’accoglienza a Mara, ottima custode del Rifugio. Fortunatamente non c’è molta gente, in tutto siamo una ventina di persone, di cui un gruppo di giovani del CAI di Biella, altri piemontesi e noi tre liguri, solo 4 scialpinisti, gli altri tutti..a piedi ! Dopo una ottima colazione, alle 5,00 siamo partiti per la Becca di Gay. La prima parte della salita è pianeggiante, poi superate alcune malghe entriamo nel Vallone del Rio Piantonetto trovando neve abbastanza buona e compatta, per salire l’ultimo ripido pendio che conduce al terrazzo dove inizia il Ghiacciaio della Roccia Viva abbiamo utilizzato picca e ramponi. La giornata era stupenda, cielo limpido senza una nuvola, ci siamo mossi in un contesto ambientale di alta montagna veramente grandioso ! Il Ghiacciaio della Roccia Viva è in buone condizioni, noi abbiamo seguito una vecchia traccia lasciata da alcuni scialpinisti passati la settimana scorsa. Poi, una volta arrivati alla base del canale Est non ci sono più tracce (sono state cancellate dagli scialpinisti scesi lungo il canale con gli sci), ma non importa, lo risaliamo e facciamo noi la traccia, anzi la fa tutta il sottoscritto per dirla giusta ! La salita del canale si è rivelata piacevole e divertente, ha un dislivello di 300 m. e una pendenza di 45° con qualche breve tratto più ripido. La neve nel canale era discreta, e non si sfondava per fortuna. Una volta sbucati sul colletto di quota 3337 m. Dopo una piccola pausa abbiamo proseguito per il Ghiacciaio Superiore di Gay fino a superare il breve ma non banale tratto di misto (neve a 45° e roccette a gradoni di I-II) che ci ha portati in cima a questa gran bella montagna. Una salita molto bella che ci ha pienamente ripagati della scelta fatta e…della fatica per raggiungere la cima, dato che è stata lunga arrivarci…! Dalla vetta abbiamo potuto ammirare un panorama semplicemente immenso a 360°…dal Monviso, al Rosa, al Bianco fino alla Dent Blanche e al Weisshorn..spettacolare ! Oggi in cima siamo arrivati noi tre ed altri tre ragazzi di Torino, che hanno salito la parete Nord. Lunghetta è stata pure la discesa, ma fortunatanente la neve ha tenuto anche durante la discesa, e il canale non ci ha creato problemi. E’ stata una giornata molto calda, con lo zero termico sopra i 3500 m., per cui con le condizioni attuali, se volete andarci partite presto dal Rifugio Pontese. Nonostante la fatica fatta e le condizioni non ottimali della neve, per questa montagna e questa uscita io esprimo il massimo gradimento…le cinque stelle che ci stanno tutte !! Una montagna che merita decisamente di essere salita. Secondo me la valutazione di questo itinerario è PD e non F+ come ha scritto il primo alpinista che l’ha descritta e inserita qui su Gulliver. Consigliabilissima !

Un bellissimo weekend ed una salita di grande soddisfazione fatta in compagnia degli amici Davide I. e Luciano T. del CAI Ligure di Genova

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