Gavin (Bec) da Vesey

La pesante eredita’ (con riferimento alle copiose nevicate di questi ultimi giorni fino alle basse quote), che questo inverno precoce ci ha scaricato addosso, ha interrotto un ciclo fortunato durato l’arco di un intera stagione. E’ giunto il momento di reinvantarsi, ritenendo troppo presto e insufficiente il manto nevoso per le uscite puramente scialpinistiche (a suo tempo penseremo anche a quelle), continiuamo a insistere con il tasto dell’escursionismo, con modalita’ non diverse nella sostanza quanto nella forma. Dovendo fare i conti con un fottio di neve da pestare, gli sci li ho portati e usati a dovere. Del resto e’ l’unico mezzo di cui dispongo per salire le montagne nella stagione piu’ cruda dell’anno, anche se a dir la verita’ per questo itinerario dovendo scegliere, le ciaspole si rivelano come il mezzo piu’ idoneo. Fortunato il socio che ne aveva un paio con se’. Per raggiungere quest’obbiettivo (in condizioni normali una paseggiata) con gia’ 10 cm alla partenza da uno dei tornanti ca 750m a monte di Issogne, fino al quasi mezzo metro della vetta su terreni scabrosi per niente facili con zoccolo fisso al di sotto delle solette, notevole e’ stato il dispendio di energie fisiche, e di tutto si puo’ parlare tranne che di una passeggiata. Del resto e’ il prezzo questo da pagare per non rischiare di ricadere a fare le solite gite trite e ritrite. Il dislivello dagli originali 950mt e’ balzato di colpo a 1250mt sempre per cause dovute alla difficolta’ a risalire strade impraticabili quando non si dispone dei mezzi idonei. Temperature rigide, non una nuvola..con Carlo.