Gastaldi Carlo (Bivacco) da Gressoney la Trinitè

Gastaldi Carlo (Bivacco) da Gressoney la Trinitè
La gita
giuliof
3 03/08/2016

Bel bivacco in posizione appartata e selvaggia, sembra incredibile che a pochi chilometri sia pieno di funivie, piste, alberghi, diga, ecc. Dopo aver salito parecchie cime sul versante opposto della valle ero incuriosito da questi rilievi poco o nulla frequentati e poco trattati dalla letteratura alpinistica, così decido di salire al bivacco e dare un’occhiata da vicino per vedere l’ambiente. Salito per ulteriori 500 m sopra il bivacco ingolosito dai crescenti panorami sulla intera catena del Rosa. Dal bivacco ho seguito per un breve tratto l’alta via dedicata a Tullio Vidoni, che meriterebbe una recensione a parte. Evitando di infilarmi del vallone di Spissen mi sono mantenuto sulla panoramica dorsale seguendo i numerosi ometti che conducono alla base del residuo ghiacciaio del Netscio dove finalmente comincio ad inquadrare un po’ la zona. Sono in assetto escursionistico e da solo quindi mi limito a risalire le comode placche puntando all’ evidente contrafforte della Punta del Netscio quotata 3144 collocata a sinistra della bocchetta omonima e del ghiacciaio. Pare che gli ometti conducano al una traccia che si intravede sulla neve ormai nera che potrebbe portare ad attaccare le rocce utili per salire alla bocchetta ma è tutto da verificare e non so con quale grado di difficoltà. Salito fino a quota 3100 circa osservando più in basso l’evidente ometto della Punta dell’Uomo Storto ed i residui nevai sottostanti. Sono presenti molti laghetti che le cartine meno recenti non riportano, segno evidente del ritiro dei ghiacci negli ultimi decenni. Rientrato dallo stesso percorso di salita, quasi sempre con bastoncini alla mano (max EE/F). Vedremo poi in futuro se osare qualche cosa in più sui tremila intorno al Corno Bianco.

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