Garin (Punta) Cresta Sud-Ovest

Garin (Punta) Cresta Sud-Ovest
La gita
rebeccatorche
3 02/08/2015

Siete sicuri di voler salire sulla Garin? Se non siete degli ammirati locals che vogliono togliersi lo sfizio, degli amanti delle ruvide salite “PD+/AD- su roccia discreta e lunghi tratti di sfasciume ” con discesa su terreno mobile, o dei curiosoni che si chiedono se esista davvero sta Garin che non si scorge quasi da nessuna parte, così protetta dalle più illustre cugine, vi consiglio di puntare verso altre più ridenti mete. Detto questo la montagna in realtà merita una visita (una), se non altro per l’ambiente appartato nel cuore del gruppo Emilius-Tersiva e la grandiosa vista dalla vetta. Abbiamo scelto di fare l’anello scendendo dai laghi di Lussert e lungo il magnifico (mi ha stupito!) vallone del Grauson.
La via di salita è fino a quota 3200 una lunga pietraia con tratti di sfasciume, balzette e pietrame instabile lungo il traverso verso destra (ma probabilmente abbiamo tagliato troppo alti, conviene iniziare a salire sul crestone da poco sopra il lago, dalla sella 3200 abbiamo visto degli ometti). La parte arrampicabile è su roccia abbastanza buona sul filo, ieri resa infida dai licheni bagnati, con passaggi anche divertenti, come alcuni risaltini o la decina di metri di III-III+ (nut con cordone, 2 chiodi di cui uno in alto a dx del tettino). Ai lati invece si salvi chi può (vedi uscita).
Discesa: consiglio di stare il più possibile sullo sperone NNE, lo si prende pochi metri sotto la vetta e presenta roccia (solida, ma più che altro roccia..) e con facili passaggi di I e brevi passi di II fa perdere quota velocemente (foto) e senza tirarsi dietro il pietrame della cosiddetta normale, infidina (foto generale del versante). Dal pianoro sotto il col Valaisan giù facile ai laghi.
Abbiamo impiegato 5h40 per la vetta, con pausa al Nebbia; 4h30 circa per la discesa. Secondo autografo dell’anno su questa cima.
Naturalmente a inizio stagione con neve cambia tutto! Più semplice l’accesso alla cresta ma ben più delicata la discesa.
Ci vuole ogni tanto un “come back to PD” (o AD- che sia). Tutto sommato una bella galoppata con Pippo e il Capitano Johnny!

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