Gardiole (la) da Nevache per il Vallon de Cristol

Gardiole (la) da Nevache per il Vallon de Cristol
La gita
lucabelloni
3 11/02/2024
Accesso stradale
strada pressochè pulita già al mattino
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Farinosa ventata
Neve (parte inferiore gita)
Polverosa pesante
Quota neve m
1600
Equipaggiamento
Scialpinistica

In basso pochi cm di neve fresca, in alto si arriva a circa 30-40 cm, purtroppo oltre i 2.500 m già rimaneggiata dal vento. Partenza alle 9 da Nevache con -2°; salita già tracciata da un gruppetto che ci precedeva. Con questa neve il bosco si sale bene ma devo dire che è veramente ripido; poi usciti sui pianori nessun problema. Ultimi traversi prima del colle con vento fortissimo che aveva già portato via parecchia neve. Come quasi tutti ci siamo fermati al colle o poco più sopra perchè si faticava a stare in piedi.
Veloce cambio di assetto e discesa iniziata poco prima delle 13; prima parte in traverso con parecchie pietre nascoste, e comunque col vento contro si faticava ad andare avanti. Poi una volta entrati nel vallone sotto il Pic de Longet discesa splendida su farina leggermente ventata ma comunque bellissima e veloce fino a dove inizia il piano. Qua la neve fresca e la poca pendenza costringono a tratti a scendere sulla traccia di salita ma qualche bella curva qua e là si riesce a fare.
Il bosco è veramente molto fitto e ripido e specie nella parte alta non molto sciabile anche perchè la neve recente nasconde molte insidie (rami, tronchi, pietre e grossi massi) e quindi si ravana parecchio; ci sono comunque alcune piccole radure che abbiamo sfruttato a dovere. Man mano che si scende la pendenza diminuisce e tenendosi verso sinistra abbiamo trovato alcuni corridoi ancora intonsi dove siamo riusciti a sciare bene anche se bisogna sempre scendere con cautela per evitare pietre e rami. Peccato perchè la neve era molto bella e solo negli ultimi 150 metri diventa pesante.
Gita in ambiente splendido anche grazie alla nevicata di ieri; peccato per il vento in alto che, come ormai d’abitudine, arriva subito a rovinare tutto dopo ogni nevicata.
Circa 20 persone sull’itinerario, praticamente tutti italiani.

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