Galero (Monte) dal Colle di San Bernardo, anello per il Passo delle Caranche

Galero (Monte) dal Colle di San Bernardo, anello per il Passo delle Caranche
La gita
ste_6962
4 13/02/2021
Accesso stradale
nessun problema per arrivare al Colle di San Bernardo di Garessio da Albernga, strade pulite e ampie possibilità di parcheggio.

Partiti dal Colle di San Bernardo di Garessio con cielo parzialmente nuvoloso e vento abbastanza forte (che non sarebbe stata una giornata spettacolare lo sapevamo già, ancora prima di metterci in cammino), seguita la strada sterrata che porta al Bocchino delle Meraviglie. La neve è presente già dal tratto iniziale della stradina, ma la copertura non è continua. Neve piuttosto compatta e dura, per cui si cammina bene e senza sfondare, il contesto ambientale è tipicamente invernale, con alberi coperti di neve recente e di galaverna. La progressione lungo la stradina fila via tranquilla, nel giro di 1 ora arriviamo al Bocchino delle Meraviglie, dove ha inizio il sentiero vero e proprio che porta al Monte Galero. Il sentiero è sempre ben segnalato, con vari cartelli indicatori presenti nei pressi delle diramazioni e dove è necessario, i volontari delle sezioni CAI locali hanno fatto veramente un buon lavoro. Oggi nessuna traccia da seguire, ci siamo solamente noi due. Il sentiero che sale nel fitto bosco è su neve sempre compatta e a tratti molto dura. Infatti per salire senza problemi abbiamo scelto di utilizzare i ramponi. Arrivati al bivio, con salita regolare, prima con un lungo traverso e poi con alcune serpentine, non siamo andati verso il Passo delle Caranche ma abbiamo scelto la salita diretta, su pendi di neve ottimamente trasformata con tratti abbastanza ripidi e tra una fascia boschiva non fitta siamo sbucati sulla dorsale Sud-Est del Galero, dove abbiamo ritrovato anche il sentiero segnalato che sale dal Passo delle Caranche. Una volta sbucati fuori dal bosco il vento è più forte e fastidioso. Noi procediamo lungo il filo della dorsale, quando siamo su terreno aperto, la progressione è rallentata dalle folate di vento, comunque pochissima neve e a tratti ghiacciata, la camminata non è faticosa salendo con i ramponi, solo disturbata dal forte vento. Con calma e pazienza, resistendo al vento e al freddo siamo arrivati in cima, dove ci siamo fermati pochissimo, oggi semplice “toccata e fuga”. Il vento soffiava sempre forte (intorno ai 50 km/h) e la temperatura era freddina….-13°!! Saliti in circa 3.15 ore dal Colle di San Bernardo di Garessio. Peccato per il freddo intenso, il vento sempre fastidioso, il cielo nuvoloso e la visibilità ridotta ai minimi termini (questo non era previsto, ma ci può stare qualche volta). In discesa abbiamo seguito il sentiero per il Passo delle Caranche, sempre su neve dura e compatta, fino al passo, dove con un lungo traverso e vari saliscendi siamo ritornati al bivio dove parte la via diretta alla cima del Galero. Da qui a ritroso per lo stesso itinerario di salita siamo rientrati al Colle di San Bernardo, sempre accompagnati dal vento, che non ne voleva proprio sapere di mollarci oggi. Al di là delle condizioni meteo non ottimali e del fastidioso vento, comunque la gita non ci è affatto dispiaciuta, è stata un’escursione piacevole e svolta in un contesto ambientale incantevole, il bosco era veramente da cartolina degli auguri natalizi! L’unico rammarico è di non aver visto praticamente nulla dalla cima, magari quando ricapiterà…vedremo di tornare da queste parti con il sole, cielo sereno e assenza di vento.

Oggi ancora sulle Alpi Liguri, cambiando zona, dal Gruppo del Saccarello al Monte Galero….essendo ancora chiusi nella nostra regione di residenza, cerchiamo di muoverci e scegliere tra le cime e gli itinerari ritenuti più piacevoli ed interessanti, mantenere almeno un minimo di allenamento in vista di poter ritornare ad avere libertà di movimento, e, rivedere le montagne piemontesi e valdostane! Oggi in ottima compagnia di Anna Maria, che saluto con affetto e ringrazio per non aver rinunciato alla gita. Oggi era più facile rimanere a casa (o comunque essere altrove) che non essere qui a prendere vento e freddo per tutto il giorno.

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