Via molto bella, impegnativa, sostenuta, con passi obbligatori tutt’altro che morbidi (almeno per me). Senz’altro utili nut/friend medi, cordoni per unire gli spit delle soste non di calata. Tutti i tiri sono belli. La roccia in alcuni casi richiede attenzione. L’attacco è circa 30 metri a sinistra dell’inconfondibile diedrone sormontato da un tetto, in cui si snoda la via “Polvere di Stelle”, in corrispondenza di una spaccatura obliqua da sinistra a destra (targhetta metallica alla base-spit bleu-michelin-veritable. E’ senz’altro consigliabile scendere a piedi.
Oggi cordata-a-tre con l’inossidabile settuagenario Giacomo Andreotta e il mitico Daniele Caneparo al grido: tre tiri per uno non fan male a nessuno. Giornata molto piacevole, celie, burle, facezie. Giudizio concorde: complimenti agli apritori: la via regge il paragone con il Brianconnais (Caneparo dixit; gli si può dare torto?)