- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Oggi, complice il lavoro notturno, decido di non sprecare la bella giornata prima della perturbazione annunciata per i prossimi giorni.
La decisione cade su questa gita, essendo essa una di quelle che mi hanno sempre un po’ incuriosito ma che nnon avevo mai preso in considerazione.
Partenza alle 6,45 con buon rigelo notturno, ho risalito agevolmente tutti i pendii fino a quota 3000, senza coltelli. Da lì in poi, necessari per leggero strato di polvere su fondo duro che fa solo tribolare, andando senza.
Raggiunta la cornice che adduce all’ultima breve rampa sotto la cima, sci ai piedi. Tolti solo per scavalcarla assestando qualche calcio su neve molto dura per superare un muretto di circa un metro e mezzo molto molto ripido. Poi di nuovo sci ai piedi fino in cima, raggiunta in circa 2 ore e mezza. Giornata veramente spettacolare con leggera brezza fresca che non ha fatto mollare prima del tempo la neve. Lunga sosta a contemplare lo spettacolo offerto da Cervino e dai diversi 4000 svizzeri fino al Rosa. Sceso intorno alle 9.30, come già detto, la neve non aveva mollato un gran chè ma la sciata fino a quota 2600 è stata molto divertente su bel fondo regolare cercando di non attraversare le vecchie tracce che cmq non infastidiscono più di tanto.
Poi, fino a Cervinia su piste ormai segnate dai passaggi precedenti e dai cingoli dei gatti.
Oggi Marco starà rosicando…
Un saluto al gruppo “evergreen” incontrato sul percorso.