Una via seria, luuunga, con tanta placca, obbligatorio molto vicino al grado max, integrabile abbastanza ma direi non da farci apprendistato… Sul primo tiro ho faticato a prendere confidenza con lo stile di scalata e magari non ho sempre scelto la linea più felice, ma mi è parso di aver fatto un passo molto complicato 3 metri sopra uno spit. L10 davvero speciale, con fessura verticale superficiale di 20 mt ad aiutare la scalata su quarzetti e placca. Sul diedro e lame di L12 bisogna averne ancora, bisogna scalare.
Ancora sfiorata l’ordalia in discesa: hai voglia a cercare la sosta di calata 50 mt sotto l’intaglio come dice la relazione su Guido Della Torre… bisogna scendere almeno 80 mt, prima individuando un ometto evidente, poi scendendo su traccia abbastanza evidente ancora fino a vederne un altro paio, vicini tra loro, l’ultimo dei quali a 2/3 metri dal pilastrino giusto sul quale, nascosta, si trova la sosta di calata.
Funivia persa alla grande, supplemento di discesa al buio che sul momento maledici ma già oggi mi manca parecchio…
Good stuff…