Fortino (Punta) – Cresta del Fort da Pian della Mussa per il Rifugio Gastaldi

La giornata spaziale imponeva di andare in un posto altrettanto bello, e l’alta valle di Ala con i suoi colossi è il posto perfetto. Gran caldo già al mattino, lungo il sentiero che da Pian della Mussa porta al Rifugio Gastaldi, sempre ottimo e regolare, consente una salita poco faticosa e rapida. Breve sosta al rifugio per ammirare l’anfiteatro tra Ciamarella e Bessanese, e si riprende il percorso verso il Collarin d’Arnas; sceso al Crot del Ciaussinè, qualche difficoltà nel guadare il torrente, e infatti ho evitato di farlo percorrendo i nevai a destra, ricollegandomi al sentiero poco oltre. I ponti di neve però stanno cedendo, nei prossimi giorni sarà difficile poter passare agevolmente. Ripresa poi la salita, al bivio per il Col d’Arnas ho scelto di seguire il sentiero di sinistra, ritenendolo più diretto per il Collarin. Da quota 2700 m praticamente l’innevamento è ancora abbondante e quasi continuo (volendo concatenare le lingue di neve), con neve estiva perfettamente portante. Gli ultimi metri che precedono il colle sono leggermente più delicati, con un traverso che con neve dura richiede cautela (eventualmente un paio di ramponcini al seguito); oggi nessun problema perchè la neve era morbida. Dal colle ho percorso direttamente il pendio detritico dirigendomi in cima alla Cresta del Fort, dove il grosso ometto di pietre di Punta Fortino svettava già da lontano. Panorama nemmeno a dirlo eccezionale, leggera brezza per nulla fastidiosa. In discesa ho percorso interamente la dorsale Ovest fino poco sotto il Lago del Collarin per ammirare da più vicino il Lago della Rossa. Rientrato al colle ho poi ripercorso il tragitto dell’andata, con la deviazione non troppo dispendiosa (100 m di dislivello) della Rocca Affinau. I nevai danno una buona mano attualmente.
Pochi escursionisti da queste parti, mentre molto affollato come sempre il Rifugio Gastaldi.