- Accesso stradale
- Ok
Percorso l’anello descritto in senso inverso: il sentiero 9 sbuca in cresta a q. 2738 e offre quindi maggiori probabilita’ di trovare neve o di pestarne di piu’ rispetto al n. 8 che scende dai 2661 m. del Colle Youlaz, per me meglio affrontarlo salendo. E infatti, al momento si trova un po’ di neve fresca e molle sul 9 da q. 2700, proprio dove si attraversa un canalone abbastanza scosceso su piccola pietraia e si risale poi un breve tratto ripido, mentre la discesa dal sentiero 8 e’ pulita e sul n. 10, che collega i due, c’e’ giusto qualche metro innevato nei pressi delle Fourches de la Youlaz.
Tutto l’anello si svolge su percorso evidente, anche se tacche e bolli gialli non abbondano, con queste modeste eccezioni:
1) un po’ vago l’inizio del n. 9 a q. 2200 dove si guada il rio, ma fatti pochi passi si trova un bollo giallo e subito dopo il sentiero ridiventa marcato e comodo fino in cima, anche nei settori in pietraia.
2) dal colle Youlaz si scende dritto su fine detrito, in breve compare a sinistra la traccia di sentiero che zigzaga accanto ad un canalino di scolo e terminata la parte piu’ ripida del pendio, lo oltrepassa (ometto su un grosso masso in basso a destra). Il terreno diventa quindi erboso e il tracciato piu’ marcato.
Esiste una variante del 9 che parte nei pressi dell’alpeggio Arp Vieille Damon, quindi, volendo, si puo’ continuare a salire sul n. 6 (Tour Mont Blanc) fino a questa baita, ma si allunga.
Presenti i segnavia di un trail (La Rosiere) su una parte del sentiero 10.
Toccata anche la Pointe de Chavannes, raggiungibile con un brevissimo detour dal percorso di cresta.
Giornata bigia, nuvolosa (nebbia sui 2700/2800 circa) con qualche rada goccerella da condensa e con rarissimi sprazzi di azzurro, panorami quindi annullati. Il giro attraversa pero’ ambienti diversi e molto suggestivi che lo rendono comunque consigliabile. Da rifare con meteo piu’ clemente, sebbene la soddisfazione per aver comunque portato a termine la gita sia stata grande.
Oggi in compagnia di Claudia il cui spensierato ottimismo e’ stato l’ingrediente migliore per la riuscita della giornata. Incontrati due escursionisti francesi sul Mont Fortin saliti dal versante di La Thuile per il Colle Chavannes.