Una gita al cospetto del Monte Bianco non è mai una gita di ripiego, anche se il percorso è semplice e scontato; meno che mai lo è questa al Mt. Fortin, tosta di suo, che ho scelto per “riempire” il pomeriggio in Val Veny.
Sono salito al Mt. Fortin per il vallone dell’Arp Vieille lungo un percorso mai provato prima d’ora: in precedenza vi ero salito per il Colle di Youlaz – Passo di Chavannes (o Colle del Berrio Blanc). E’ una gran bella salita, lungo il sentiero n. 9 che ha due rami:
un primo che si stacca dal sentiero TMB circa a metà tra gli alpeggi dell’Arp Vieille desot e damon ed individuato da un bollo su pietra;
un secondo che, se si omette il primo come successo a me, si riprende all’Arp Vieille damon puntando all’evidente traverso a mezzacosta sulla pietraia.
Entrambi sono evidenti e bollati e si ricongiungono sulle pendici del costone che delimita a ovest il vallone dell’Arp Vieille; il sentiero prosegue poi ben marcato fino in vetta, sempre ben segnato in giallo anche nei punti ove franato. Attenzione ai tratti più esposti dell’ultima parte, sconsigliata con terreno scivoloso o ghiacciato.
Dalla vetta panorama mozzafiato, specie se con giornate dal meteo spaziale come oggi; mai come stavolta servirebbe la sesta stella.
Un grazie alla moglie per l’attesa al Combal, oggi escursionista anche lei con meta il Lago del Miage.
Naturalmente con Frank, oggi più ubbidiente del solito e particolarmente interessato in vetta, dopo la pennichella, ad esplorare i ruderi.