Fornet (Punta) da Pont Serrand, anello

Fornet (Punta) da Pont Serrand, anello
La gita
erba-olina
5 18/08/2019
Accesso stradale
Ok. Alcuni posti parcheggio alla piazzola del tornante dopo "Lo Riondet"

Compiute sia la salita che la discesa per l’itinerario qui descritto come discesa, che è la cresta SO (e non Est, direi). Il sentiero 10 ha subito parecchi smottamenti di materiale terroso e frane anche di grandi massi (queste ultime lungo l’attraversamento dei canaloni), almeno fino alla quota 2550, poco oltre l’Alpe Crotti, dove l’ho abbandonato. Per questo motivo ne sarebbe vietato il transito da un’ordinanza del Sindaco di La Thuile dell’agosto 2018 (se ne trova una copia appesa alla palina sopra l’Alpe Plan Veyle). Di fatto non vi sono transenne che chiudano il passaggio, perciò incerta sul da farsi ho chiesto lumi all’alpeggio e il margaro mi ha risposto che “Sì c’è l’ordinanza ma tutti i giorni passano persone…”, quindi ho proseguito. Sui tratti franati si son ormai formate delle traccioline, verso il fondo del vallone nei pressi del rudere di baita, il tracciato è un po’ più incerto ma il percorso lo si intuisce, cercare comunque gli scarsi bolli gialli. Di certo la progressione risulta un po’ disagevole e, nonostante l’amenità del Vallone del Breuil, in queste condizioni il sentiero non è consigliabile a famiglie con bambini. Da evitare in caso di pioggia.
Lasciato il n. 10 in corrispondenza dell’ampia comba che si apre a Nord dell’Alpe Crotti (q. 2550), poco prima del colletto da cui inizia la discesa verso la piana di Arguerey. Da lì è già ben visibile la vetta della Fornet. Il terreno è erboso e comodo, a dossi e avvallamenti (quasi piccole doline) e con pendenze lievi, si trova anche qualche traccia di animali. Mantenendo all’incirca la direzione NO e senza percorso obbligato, si raggiunge la ripida cresta SO a q. 2740 circa. La si risale piuttosto facilmente stando poco a destra del filo, per piccoli gradini di terriccio fra le rade zolle d’erba e qualche breve tratto detritico abbastanza stabile. A q. 2900 la cresta si fa larga e la pendenza si abbatte notevolmente, l’ultima rampa sotto il grande ometto è su sfasciume non addomesticato ma assolutamente non faticoso. Di sicuro è la via di salita più diretta, il dsl è sui 1400 m. per 17.5 km.
Sole con nuvole di passaggio portate dal vento che in vetta era piuttosto freddo. Bianco in nube ma ottime le vedute sui suoi satelliti (Trelatete, Noire de Peuterey, Grandes Jorasses, per citarne alcune). Sempre stupendo il Vallone di Breuil e sempre splendida la cresta che va dal Sommet de Rousse alla Lechaud per il tratto visibile da qui, per non parlare della miriade di laghi e laghetti dai colori più diversi. Avvistato un gruppo di sei o sette rapaci che han sorvolato lungamente la vetta: dai colori del piumaggio credo fossero grifoni.

Grande soddisfazione per aver portato a termine questa escursione nonostante l’ordinanza di chiusura del sentiero e un terribile bruciore di stomaco che mi ha tormentato per buona parte della giornata e che mi ha indotta a cercare una alternativa di salita più breve a quella per il Colle di Bassa Serra. Buona la traccia di rfausone che non ho però seguito completamente.
Un saluto e un grazie per la bella chiacchierata (e il succo alla pesca!) a Brunello 56 e a sua moglie Rita: arrivederci alla prossima!

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