














Si parte come al solito con propositi bellicosi che cammin facendo irrimediabilmente ci si trova a dover ridimensionare. Inizialmente era la Garin la meta ultima da raggiungere con partenza di buon ora da Gimillan, un lungo e noioso nonche’ faticoso avvicinamento a lambire le prime difficolta’ che la cresta non difficile abbastanza, ma lunga piu’ del previsto, e con tutta una serie di ostacoli tipo roccia insicura, frequenti cambi di assetto (ramponi metti poi togli poi rimetti), costante occhio a fare ogni cosa in sicurezza quindi tempo in piu’ da rubare al tempo. Va da se che dopo un 8 ore di snervante lavorio a contatto costante col vuoto, su un tratto di cresta risultato alla fine dallo sviluppo di 3 km, la sola esigenza che predomina nella mente perche’ e’ il caso di dire basta..! e’..quella di scendere per porre la parola fine alla cosa prima che questa ti sfugga di mano. Saggiare i propri limiti sta bene andare oltre no. A tutte le cose c’e’ un limite. Il meteo ci ha premiati anche questo secondo giorno consecutivo di permanenza in vda garantendo il bun esito della prova cui siamo andati incontro ancora entro buoni margini di sicurezza. Sapevamo che non era una passeggiata..al contrario una cavalcata con concatenamento di piu’ cime al seguito e tutti i connotati di impresa al limite.
Con Tiziana che ha dimostrato di avere carattere nel superare una prova per lei tutt’altro che facile e di saper gestire al meglio situazioni al limite della resistenza umana. Un brava ci sta proprio tutto.