- Accesso stradale
- park a pagamento
-condizioni dell’Aletschgletscher…quello che si doveva aprire si e’ aperto tutto !!!… bisogna avere un po’ occhio per scegliere il percorso migliore e trovare le zone meno crepacciate.. ma il ghiacciaio e’ stabile cosi’ come diversi ”ponti” da passare..con buchi anche enormi ma nulla che tende a cedere..
-condizioni del Gruneggfirn…tutta una pietraia e ghiaccio vivo fino alla Grunhornlucke.. prima di quest’ultima pero’ fare attenzione ad un tratto piu’ di neve che ghiaccio che nasconde dei tratti cedevoli..
-condizioni del ghiacciaio oltre la Grunhornlucke fino alla base della Finsteraarhornhutten.. meglio tenersi sul lato dx scendendo..se si sta nel mezzo o a sx si finisce in una rete di crepacci molto pericolosi…ghiaccio nero misto neve ..questa molto cedevole..ponti instabili.. sopratutto vista l’ora tarda in cui si percorre appunto questo tratto di ghiacciaio…
-condizioni ghiacciaio per salire alla meta…dal grosso ometto sulla morena prendere il ghiacciaio inizialmente in linea retta..prima ghiaccio vivo..poi iniziano varie medie/grosse aperture…man mano ci si sposta in senso ascendente e diagonalmente verso sx fino a raggiungere il tratto di morena che fa accedere alla seconda parte di ghiacciaio…
qua si trova un breve ma brutto traverso…ora di ghiaccio vivo e pietrame..che al ritorno ci ha indotto ad utilizzare 2 chiodi … sarebbe stato da fare anche all’andata !!!..
poi il ghiacciaio si alterna tra tratti ripidi a dolci… con tratti sicuri da passare ad altri che nascondono aperture sotto neve cedevole… un ponte sicuro e meno sottile lo si passa con attenzione… un secondo sottile ed instabile lo abbiamo passato con timore all’andata…
per quanto riguarda la cresta.. che dire.. bella bella.. con buona roccia..tanti appigli..passaggi divertenti..saliti legati senza necessita’ di altra attrezzatura … lasciati i ramponi all’attacco ..tutto pulito ed asciutto..solo qualche chiazzetta di neve dura che non ha creato problema…
con noi e’ salita un’altra coppia tedesca… purtroppo al ritorno il ponte piu’ esile.. che noi abbiamo avuto fortuna di passare qualche minuto prima.. ha ceduto, infortunando il ragazzo… d’obbligo e’ stato l’intervento dell’ elisoccorso.. avvisato una volta al nostro ritorno alla finsteraarhornhutte…
gita effettuata in 3 giorni.. inutile correre rischi e correre, nel vero senso della parola, per prendere l’ultima funivia…
la Finsteraarhornhutten e’ uno splendore…pulizia impeccabile…comodita’ delle camere… bagni.. ospitalita’ e gentilezza oltre che disponibilita’… cibo ottimo ed abbondante… un piacere pernottarvi per 2 giorni…
un viaggio nel tempo.. in un luogo meraviglioso dove tutto il resto sembra lontano.. un’avventura da ricordare tra uno dei posti che portero’ sempre nel cuore..una montagna che fino a pochi giorni fa era solo un sogno…
tutto molto bello… e felicissima di avere condiviso questa emozione con Andrea