Mi sembra una via un po’ dimenticata, ma è molto bella e meritevole di ripetizione. A parte i primi dieci metri, un po’ esposti, la via si svolge prevalentemente in fessura. Spettacolare come esposizione il secondo tiro. Avendo finito i rinvii e i friend grandi troppo presto, ho fatto una sosta intermedia appeso in mezzo al tiro, al livello di un masso staccato su cui ci si può sedere. Abbiamo usato un chiodo nell’inizio del primo tiro (non indispensabili chiodo e martello secondo me); se si vuole fare un tiro unico nel secondo tiro, utili una ventina di rinvii, allunghini, doppi (o tripli) BD 1 2 3 e se avete il 4 portatelo. Utili cordini e fettucce per sfruttare massi incastrati. Si scala bene in libera (un buon passo al livello del cuneo di legno), però la fessura è composta all’interno da alcune scaglie, bisogna proteggersi bene. Comunque le possibilità di riposo durante il tiro sono numerose. Tenere un friend grande da usare nella fessura orizzontale dopo il cuneo.
Poi per uscire è un bel quinto che però prende tempo, visto che ci sono molti sassi appoggiati. Comunque arrampicata molto bella.
Discesa in doppia dalla via dei Passeri.
Con Trilly.
Sinceramente non mi aspettavo un tetto così pronunciato, impressionante da sotto (anche se la relazione dice che la via passa nella zona pià strapiombante della parete).
Credo che la via sia stata ben frequentata in passato, alcune prese sono un po’ annerite.
In tutta la via, 4-5 chiodi e 1-2 cunei.
Ho dato 6b come difficoltà massima (equivalente al VII da relazione). Tuttavia personalmente darei un buon 6c.