Via bellissima, davvero un capolavoro. È bello scoprire che ancora ci sono vie del genere, lasciate simili all’apertura.
Continua nell’impegno fisico e mentale dall’inizio alla fine, roccia ottima. La chiodatura non è abbondante ma presente dove serve. Non trovo le parole per descrivere la via, davvero una stupenda sorpresa, entusiasmante, credo sia la più bella che ho scalato sulla Figari.
Avevamo chiodi e martello ma non sono serviti, tutti i chiodi, buoni o meno buoni, sono piantati al loro limite, altri non ne servono o non ne ho visto la possibilità di aggiunta.
Avevamo due serie di friend fino al giallo, più una di micro e un n.3, ma direi che ne basta una se mai con qualche medio/grande doppio per rinforzare le soste. Utile qualche nut specie alle soste. Sarebbe da cambiare il cordone alla sosta prima del diedro “tamarro” (quale definizione migliore!).
Davvero complimenti agli apritori, un gioiello di fiuto e “pelo”, grazie e ancora grazie.
La via a mio parere sta benissimo così com’è, non servono aggiunte, è espressione pura dei suoi apritori e chissà, di quel giorno felice.
Con Adriano, forte allievo del corso A3 di alpinismo avanzato della Scuola Gervasutti.