Saliti il 2, con nebbie tra i 2000m e i 2700m, al bivacco Blais incontrando un paio di camosci e moltissimi stambecchi amichevoli. Bivacco tutto per noi, in ordine e confortevole (se si vuole qualcosa di caldo bisogna portarsi un fornelletto perchè ne è sprovvisto) posto in un luogo molto panoramico che ci ha permesso di godere di un tramonto spettacolare verso la Francia e di un mare di nubi verso l’Italia che lasciava fuori tutte le cime sopra i 2500m. Intorno al bivacco girano tantissimi stambecchi che sembrano abituati alla presenza umana dato che si avvcinano fino a pochi metri. La mattina del 3 siamo saliti al Niblè e al Ferrand. Il glacier du ferrand è coperto per buona parte della sua estensione da 20 cm di neve sfondosa e che non ha rigelato per nulla. Dal ghiacciaio per raggiungere la cima del Niblè ci siamo tenuti alti fino alla base delle pareti rocciose dove siamo risaliti in cresta. Per la cima Ferrand (molto meno frequentata e a mio parere più panoramica) abbiamo continuato sul ghiacciaio a mezza costa: sia per niblè che per ferrand non abbiamo trovato tracce sul ghiacciaio e ho battuto traccia per entrambe. Invece che scendere sul Vaccarone siamo ritornati all’intaglio tra le due cime e siamo scesi in diagonale verso la parte bassa del ghiacciaio: questo è l’unico tratto in cui il ghiaccio vivo è scoperto dala neve.
Il tempo non è stato dei migiori ma ci ha lasciato, anche se per poco, ammirare dei panorami davvero belli.
In comapagnia di Maurizio alla sua prima salita su ghiacciaio.