Ferra (Monte) Parete Nord

Ferra (Monte) Parete Nord
La gita
lupo-alberto
4 10/12/2016
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte superiore gita)
Farinosa ventata
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo portante
Quota neve m
1900

L’avvicinamento alla parete del Ferra, nelle attuali condizioni di innevamento, è discretamente impegnativo, per quanto il dislivello da Genzana al conoide sia limitato. Alla base di questo il superamento di una grande valanga proietta in un mondo verticale, dove lo sguardo cerca di capire dove sbucherà la cengia ascendente e gli sci (almeno i miei…) vorrebbero virare a sinistra, verso le dolci pendenze del Bondormir. E invece su per l’infinito conoide ricoperto dalla farina che, impercettibilmente, continua a scivolare dalla parete, anche quando il vento tace. Nel tratto di accesso alla cengia i ramponi affondano nella polvere e grattano contro il ghiaccio, poi sulla cengia si alterna neve un pò più consistente a zucchero che, scendendo dalla parete sovrastante, torna a coprire in breve la traccia pur profonda dei primi, cancellandola in alcuni tratti. In uscita dalla cengia la parete, mai incombente, appare nella sua ampiezza ed il pensiero va a chi, per primo, salì quassù cercando la linea più sicura tra le roccette affioranti. Poi il sole radente indica l’uscita, a sinistra, sulla dorsale finale, e di lì alla croce, in piena primavera.
Discesa su neve farinosa, nella giusta quantità, con buoni punti di appoggio sulle roccette per individuare il percorso migliore. Bella farina anche sul cengione, che fila via veloce per regalarci la neve più bella sullo stupendo conoide basale. Qui si fermano le stelle, il rientro a Genzana è faticoso per la neve dura ed il percorso obbligato: un giusto dazio da pagare al Ferra per averci accolti, oggi, a casa sua.

Grazie a Mattia, Giorgio e Piero.

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