Bella via di cresta con piacevoli passaggi di arrampicata atletici ed estetici.
Gita nata come ripiego, ispirati dal nome “Gervasutti” ci siamo avventurati in questa valle a noi sconosciuta e siamo stati piacevolmente sorpresi.
Dall’alpe antena seguendo la foto col tracciato l’attacco si trova benissimo. Erba alta per arrivare all’alpe ma il vallone è stretto e la montagna visibile, sapendo dove si trova l’alpe non ci si può perdere anche se in certi punti il sentiero è poco visibile.
La via si segue bene, anche se non avevamo letto la relazione ma solo un commento “si passa sul filo di cresta o a nord”. A posteriori leggendo la relazione abbiamo fatto qualche variante, col socio che al mattino se ne esce con “voglio complicarmi la vita, seguo l’estetica e non il facile”
Per la discesa ci sono tre calate attrezzate, dalla cima si prosegue facilmente in direzione opposta alla cresta di salita fino a un salto. Li c’è la prima calata (sul versante nord) di 25m. Poi si trova un cordino (attualmente viola) e ci si cala per altri 25m fino alla terza sosta su cordini nuovi blu, da qui ci si cala di 30m esatti. Da qui si segue una traccia di sentiero (a destra faccia a monte) che con saliscendi, ci porta al canalone dove si scende camminando fino all’alpe.
Usata mezza corda da 60m, serie di friend e qualche dado e cordino.
In loco ci saranno una ventina di chiodi, al momento tutti ben piantati.