Ripetuta con Andre, per ripassare qualche manovra cercando di schivare la pioggia.
Avvicinamento in 1 ora e 50 senza correre troppo, il sentiero è pressochè invaso dalla vegetazione ma ci sono dei bolli dipinti di recente (grazie, santa mano). Zecche ovunque, pantalone lungo obbligatorio. Fatta tutta con scarpe da avvicinamento, un po’ in conserva e un po’ a tiri. Su qualche passaggio c’è da stringerle, come al solito i gradi di Gervasutti non concedono una fava. Il diedro lo abbiamo azzerato senza pietà, anche con le scarpette ci sarebbe comunque da tirare una lapide che muove non poco. Scesi con tre doppie da 20-30 metri nel canalone dopo aver percorso qualche metro in cresta, l’ultima giusta giusta, cordoni nuovi. Sull’ultima sosta di discesa sarebbe da aggiungere un maillon che non avevamo, ahimè.
Sufficiente una serie fino al 2, volendo anche il 3 ma non essenziale.
Prima volta in Valsoana, manco a dirlo non abbiamo visto nessuno tutto il giorno!
Itinerario consigliato per una ravanata in giornata e vedere posti nuovi 🙂