Fenetre (Tete de) da Saint Rhemy

Fenetre (Tete de) da Saint Rhemy
La gita
ste_6962
5 01/05/2019
Accesso stradale
siamo arrivati fino a quota 1900 m dai casolari di servizio al traforo del Gran San Bernardo
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo portante
Quota neve m
2100

Saliti da quota 1900 m lungo la strada del Colle del Gran San Bernardo e seguita la strada fino al primo tornante, dove abbiamo abbandonato la strada e saliti nel valloncello tra neve, erba e pietrame, raggiungendo nuovamente la strada poco prima della Casa Cantoniera di quota 2200 m. Fino a quota 2200 m copertura nevosa discontinua e chiazze di neve (fortunatamente neve dura e portante), fino a qui siamo saliti senza ciaspole. Raggiunta la Cantoniera, ed essendo presente neve in copertura continua abbiamo calzato le ciaspole. Saliti su dossi, avvallamenti e docili pendii all’alpeggio Montagna Baus, dove ci siamo concessi una breve pausa. Dalla Cantoniera all’alpeggio non c’erano tracce precedenti, ma essendo neve compatta e portante nessun problema. Dall’alpeggio siamo saliti nel vallone di destra, seguendo un’ampia pista battuta da molti scialpinisti diretti tutti al Mont Fourchon, risalito il vallone fino a raggiungere l’ampio pianoro che si trova alla base della Tete de Fenetre, dove, tralasciata la pista autostradale per il Fourchon, ci siamo gradualmente spostati verso destra, alla base del versante SE della Tete de Fenetre. Risalita prima seguendo una traccia di scialpinisti che portava al Colle della Fenetre de Ferret solo nel tratto iniziale, poi con percorso diretto su un ripido pendio di neve abbiamo raggiunto il filo dell’ampia cresta, che abbiamo seguito fino a raggiungere la cima. La cresta nevosa che collega le due puntine era un pò affilata ma percorribile senza problemi. Dal pianoro di quota 2500 m alla cima neve crostosa ma non portante, con 10/15 cm di neve recente sopra, però la tenuta del manto nevoso era buona e si riusciva a salire senza sfondare troppo. Abbiamo anche sentito (e patito) il gran caldo di giornata, con temperatura che ha superato i 20° gradi, con meteo perfetto, cielo sereno senza nemmeno una nuvola! Siamo saliti in vetta in 4 ore dal punto di partenza. Come immaginavo, è stata una bella gita, percorso piacevole ed interessante in un contesto ambientale assolutamente incantevole! Panorama ammirato dalla cima vastissimo e spettacolare! Assenza di vento e caldo bestiale per essere solamente al primo maggio! Oggi siamo saliti solo noi alla Fenetre (ma le tracce viste e in parte seguite, indicavano una buona frequentazione di questa cima nei giorni precedenti!). La meta più gettonata in assoluto come era logico immaginare, è stato il Mont Fourchon, salito da almeno 70 scialpinisti, saliti tutti dal versante svizzero. Ampia sosta in cima e poi siamo scesi seguendo le tracce di salita, la neve ha retto bene nonostante la calura assurda, rientrati al parcheggio nel giro di 3 ore. Incrociati altri due ciaspolatori in salita nei pressi della Casa Cantoniera e tre escursionisti in discesa lungo la strada.

dopo aver fatto un tentativo due anni fa (allora fummo respinti dal maltempo) sono ritornato in zona per salire anche questa bella cima che ancora mi mancava nel gruppo del Gran San Bernardo.
E’ stato un piacere ritornare in questa valle, dopo le salite fatte al Fourchon, Tete de Fonteinte e Aiguille de Leisasse, tra l’altro avevo un conto in sospeso con questa cima, e da tempo avevo in lista un ritorno in zona per salire anche la Tete de Fenetre. Come già scritto prima, gita che meritava decisamente per ambiente, panorama ed il piacevole percorso, pienamente soddisfatti della scelta fatta. Oggi in ottima compagnia di Laura e Anna Maria che saluto e ringrazio per aver prontamente accolto con entusiasmo la mia proposta! Tre “camosci” genovesi in giro sulle nevi del Gran San Bernardo. Questo vallone offre davvero varie possibilità di salita, ed è senz’altro un ottimo “terreno di gioco”!

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