Faudo (Monte) da Pompeiana, giro

Faudo (Monte) da Pompeiana, giro
La gita
b-bepun
31/08/2015
Equipaggiamento
MTB

L’itinerario da noi scelto in origine partirebbe da Taggia (m.25) con un dislivello di 1.500m. e 39 km di lunghezza. Noi siamo partiti dal Santuario di N.S. di Lampedusa (bella chiesa stile Barocco) a m. 365, dove abbiamo lasciato l’auto e iniziato a salire. Porre attenzione a non prendere nè la prima sterrata che si incontra subito e scende a sinistra e neppure la seconda evidente strada che in piano prosegue sempre sulla sinistra, ma imboccare la ripida rampa che sale sulla destra su fondo in cemento. Noi abbiamo sbagliato e preso appunto questa seconda strada a sinistra che con sali-scendi di circa 150m di dislivello e dopo circa 5 km, finisce in uno spiazzo cieco che incrocia un sentierino in discesa e uno in salita a destra, tornati indietro, dopo aver perso oltre un’ora, ripartiamo nella giusta direzione…
Si sale su fondo sconnesso con buche, pietroni, sassi e alcune rampe cementate sino al colletto a quota 717m, continuando sulla sinistra (indicazioni) passando davanti alla cappella di S. Salvatore si prosegue in falsopiano per qualche km fino a imboccare la sterrata (in alcuni punti con fondo veramente pessimo…) che porta alla quota 1.003m. (indicazioni).Girando nettamente a sinistra si imbocca la larga strada con resti di vecchio asfalto che in circa 1 km porta in vetta a m.1.150. Arrivati sotto un sole cocente sulla ampia cima, troviamo uno scempio di antenne e ripetitori, addirittura ne hanno piazzati sulla grossa croce metallica! Oltre a tutta questa ferraglia una grossa costruzione della Telecom domina la cima, oscurando la piccola cappelletta originaria, un vero peccato, vista la splendida posizione e il panorama.
Ridiscesi al bivio si gira a sinistra e si percorre in discesa un lungo tratto su fondo naturale sino alla località S. Brigida a quota 450m. Da qui a destra si prende la sterrata che scende verso il rio Meree (al bivio a quota 431m. si prende a sinistra), lo si passa sul ponticello in pietra e si risale poi verso il borgo di Pietrabruna. Al bivio con la SP 45 proseguire a sinistra in discesa sino ad imboccare sulla destra, a fondo paese, l’interpoderale su fondo naturale che porta con andamento in piano alla frazione di Boscomare a quota 380m. Da questo punto risalire l’arido versante sino a quota 660m. (Passo Rapaluvo), dove, deviando a destra, si arriva al colletto a quota 717m, ritrovando a scendere il percorso transitato all’andata.
Bel giro fatto con le bici “anziane da mare”, pur tenendo conto del tempo perso all’inizio per sbaglio strada, delle temperature belle calde e dei parecchi tratti su fondo pessimo in salita, in compagnia di Cri, divoratrice di more!

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