- Accesso stradale
- Parcheggio al divieto di accesso
- Osservazioni
- Nessuno
- Quota neve m
- 1500
Partito con sci e racchette,ho scelto le racchette per la carenza di neve che obbligherebbe a portarseli in spalla almeno mezzora.
Scelta rivelatasi giusta quella delle racchette ,per la qualita’ della neve ,carente per tutto il percorso e tutta di crosta rigelo non portante.
Traccia esistente solo fino alla fine del rettilineo in piano,poi tutta da fare,nessun passaggio precedente,effettivamente una bella faticaccia.
Ho raggiunto l’ultima comba sotto la vetta,facendo dei traversi ripidi su pendii oltre 40 gradi ,grazie al fatto che le ciaspole sfondavano la neve e quindi tenevano,poi ho desistito a circa 250 metri di dislivello sotto la punta perche’ effettivamente le pendenze aumentano ancora ,con poca neve dura ed io non avevo i ramponi,tantomeno la picozza.
Tempo impiegato tre ore.
Giornata molto bella e molto fredda,oltre -10 gradi alla partenza,vento gelido sopra i 2000 metri.
Visto branco di camosci oltre quota 2600,la dice lunga sulla scarsita’ di neve,erba secca da pascolo a macchie fino a 2900 metri.
Discesa dal lato piu’ soleggiato sul versante del lago Fallere ,dove la neve e’ piu’ presente.