- Accesso stradale
- Strada stretta ma asfaltata fino alla vecchia stazione
- Commento sul ghiaccio
- Ottimo e abbondante
Da duro a plastico nella parte bassa, più umido nell'anfiteatro superiore - Quota neve m
- 2000
- Traccia GPX
Avvicinamento su sentiero da km verticale, redditizio ma abbastanza spacca-gambe. Da dove si lascia il sentiero, il traverso nel bosco è abbastanza scorrevole nonostante l’assenza di sentiero, fondamentale reperire la traccia di animali a q. 1770m ca che attraversa la comba che precede la cascata (inserisco traccia gps). L1 breve ma divertente, L2 vale sicuramente il “viaggio” fin qui: 30m continui e sostenuti, su una lavagna da interpretare a piacimento, ghiaccio da duro a plastico come se fosse febbraio. Una volta usciti nell’anfiteatro superiore abbiamo purtroppo constatato che la colonnina di sx è in ghiaccio cotto e scollato senza uscita, abbiamo quindi ripiegato sulle altre due colatine, che si raccordano facilmente percorrendo prima la centrale e poi quella di dx. Lasciato un cordino fucsia su albero a monte di L2 siamo scesi in doppia e abbiamo ripetuto L1+L2. Discesa veloce avendo cura sempre di rifare il percorso fatto in salita. Ad oggi L1+L2 non prendono sole se non in uscita e solo L1 cola un po’, l’anfiteatro superiore invece prende molto più sole.
Degno finale (ahimè) di una stagione super-redditizia che ci ha regalato quest’ultima perla, vista la prima volta nel novembre 2015. Un grande ringraziamento a Marco, socio e soprattutto amico sempre pronto a buttarsi in queste piccole “esplorazioni”.
Ps chi l’ha detto che per fare ghiaccio ad aprile bisogna andare in valle d’Aosta? 😉