Eveque (Aiguille de l’), contrafforti – Dio Perdona, Io No

Eveque (Aiguille de l’), contrafforti – Dio Perdona, Io No
La gita
rebeccatorche
3 24/08/2021
Accesso stradale
Val Ferret aperta con limitazioni (eventualmente navetta)

Via piacevole ma discontinua e disomogenea, con alcuni tratti di bella arrampicata. Lascerà un pò a bocca asciutta chi ha voglia di scalare tanto sui gradi proposti, mentre chi cerca una via tranquilla con qualche passo più difficile e ben protetto troverà passaggi da guardare bene come muoversi (c’è tutto, ma sul 4° ci sono protezioni un pò più lunghe). In generale la chiodatura è ottima ma non da falesia plaisir. Concordo sul 5c obb.
L1 . Tiro continuo sul 5a/b, forse il più bello, placca (passo 6a) e spigolo
L2 . Inizio divertente su roccia articolata (4°), poi ribaltamento storto delicato e fisico (5c?, comunque con movimenti non evidentissimi, e non azzerabile, si rinvia dentro il passo duro). Per noi il passaggino più ostico (forse non l’abbiamo capito..). Dopo facile.
L3 . Facile su balze, 4°
L4 . Trasferimento terroso di 20m, sosta su due spit con cordone e anello
L5. Bella lunghezza in traverso (4+) fin sotto un tettino, passaggio un pò atletico per tenersi dentro e prendere sopra (più semplice per gli alti, da relazione 6a+ ma azzeccando la combinazione direi un passo di 5°, meno cattivo di L2), comunque ribaltamento sopra semplice con presoni.
L6. Partenza delicata di equilibrio a prendere un vago diedrino storto, da guardare (5c), uscita di decisione in traverso, poi facile fino al cordone che sbuca dietro lo spigolo, equilibrio. Forse conviene traversare bassi. Placca abbattuta finale.
L6-L7. Facili, un paio di m su bel muretto rugoso (purtroppo solo 2m). Lunghezze brevi molto discontinue (III, con passi 4°) ma che conducono a un piacevole belvedere alberato dove è giusto concludere la via.
Due doppiette iniziali, poi da R6 calata da 60 a R4 (quella post trasferimento a piedi) e altre due comode da 60m.

Via comunque divertente dal sapore alpino.
Grazie agli apritori per il lavoro e il grande disgaggio. Con Lollocaust Bob.

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