Etna, Cratere Nord- Est dal Rifugio Sapienza, traversata Sud – Nord

Etna, Cratere Nord- Est dal Rifugio Sapienza, traversata Sud – Nord
La gita
freehagi
3 24/02/2017
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo portante
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
1700
Equipaggiamento
Scialpinistica

Ottimo pernottamento al rifugio Sapienza che più che un rifugio lo considererei un albergo. Alloggiato in camera privata con due stanze con 5 posti letto e bagno in camera. Ristorante e bar interni e ricca colazione. Visto il peggioramento del tempo previsto in giornata sfruttiamo la salita con l’ovovia. Solo la salita costa la modica cifra di 24 euro…. Conviene usufruire dello sconto che rilascia il Rifugio Sapienza in caso di pernottamento in modo da spendere 21 euro per il giornaliero (insomma con cambia un granché…).
Dall’arrivo dell’ovovia si percorre una valletta laterale alla pista di discesa dal versante Nord della Montagnola attraversando lo skilift. Si prosegue in direzione del cratere di SE in piena attività stromboliana con espulsione di lapilli e magma accompagnate da una nuvola grigia scura e successivamente dal rumore tipo “sparo di cannone”. Arrivati a debita distanza dalla base del cratere, lasciando a destra il punto Belvedere sulla Valle del Bove, ci si sposta a sinistra e poi si costeggiano i crateri sommitale ad una quota di circa 2900-3050 m.
A questo punto sulla destra si susseguono n. 3 selle: la prima (vista l’attività in corso sul cratere di SE assolutamente da evitare al momento) separa il cratere di SE dal cratere Centrale, la seconda porta alla Bocca Nuova facente parte del cratere Centrale, la terza, quella da noi salita, separa il cratere Centrale dal cratere di NE.
Alla base dei crateri la neve è sporca di ceneri e pietre laviche portati dall’azione del vulcano combinati a quella del vento che ha soffiato nell’ultima settimana. La neve è molto ventata ma mantiene sempre un buon grip. La risalita alla sella è su neve più soffice in quanto l’esposizione cambia e diventa NO. Giunti alla sella si lasciano gli sci e si prosegue a piedi lungo il cono del vulcano per una quarantina di metri di dsl e si raggiunge la cima del cratere di NE ed anche il culmine più alto dell’Etna (future eruzioni possono far cambiare ovviamente il punto della quota più alta…)
In cima vento patagonico con poca visibilità all’interno del cratere e nebbie che si fondono con le fumarole che fuoriescono dal cratere. Molto suggestivo l’ambiente.
Discesa verso Nord su ampi pendii e buona visibilità sulle piste di piano Provenzana in lontananza. Prima parte della discesa su neve con alternanza tra farina pressata e neve dura sempre un po’ grigia a causa dell’azione del vulcano. Poi verso i 2800 metri la situazione migliora prima su neve non ancora completamente trasformata e poi primaverile. Ultima parte sulle piste per raggiungere lo chalet/ristorante Monte Conca.

Con Davide, Sergio e papà che purtroppo si è infortunato alla caviglia poco prima di raggiungere le piste. Un grazie al finanziere che gli ha dato un passaggio con la motoslitta fino a fine piste ed a Claudio del CAI di Catania che ci ha riportato a prendere l’auto al Rifugio Sapienza. Gran bella giornata ed ambiente unico.

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