Ecrins (Barre des) Via Normale da Pré de Madame Carle

Ecrins (Barre des) Via Normale da Pré de Madame Carle
La gita
marcestonex
4 24/09/2021
Accesso stradale
Giga posteggio a Pre de Madame Carle

Giorno 1: salita al rifugio dopo 4h di macchina da Genova, il sentiero è ben marcato fino al rifugetto posto a metà, da lì in poi prosegue su morena fino ad immettersi nel ghiacciaio su buchi giganteschi che costringono a continui zig zag e numerose perdite di tempo fino a sotto il rifugio, dove una rampa detritica veramente instabile conduce finalmente ad esso. Cena a cous cous molto buona, personale disponibile e soprattutto anche anglofono, una rarità da queste parti
Giorno 2: Sveglia alle 3.30 dai rifugisti e partenza alle 4 dopo colazione, si ridiscende sul ghiacciaio facendo molta attenzione e lungamente (circa 3km) si raggiunge la base della Barre: qui, letteralmente a 50mt da noi, si stacca un enorme seracco che va a disintegrarsi davanti ai nostri occhi e chi riempe di polvere e schegge di ghiaccio, un inizio non male! Ci spostiamo a destra lungo una parvenza di traccia e il più velocemente possibile cerchiamo di salire il primo ripido pendio levandoci da sotto la seraccata: prima su dritti, poi con un lungo traverso verso sinistra fuori dai pericoli maggiori. Ritraversando in alto a destra, raggiungiamo finalmente il colle tra le due vette, e da qui iniziano i problemi: 50cm di neve fresca su tutta la cresta. Decidiamo comunque di provare ma ad ogni passo non sai se andrai giù pochi cm o 1mt e soprattutto quello che c’è sotto, e ciò rende la salita molto lunga e dispendiosa di energie. Raggiungiamo comunque prima il Pic Lory e subito dopo la Vetta vera della Barre, sulla quale siamo gli unici della giornata e probabilmente, vista la tardività della data e l’inizio delle nevicate, anche gli ultimi dell’anno. Da qui, per il percorso di andata, ancora più pericoloso ed aleatorio in discesa, ci riportiamo sul colle e in 10 minuti saliamo anche il Dome de Neige, dal quale cominciamo l’infinita discesa; fino al ghiacciaio tra l’altro la traccia è stata spazzata via dal vento e ci tocca rintracciare di nuovo tutto in neve fresca. Su ghiacciaio più facile subito e di nuovo dedalo dopo, poi d’inerzia fino alle macchine dove arriviamo in serata

Gita massacrante per le condizioni trovate, veramente complimenti al socio Ferrovier Pietro al suo secondo 4000 che non ha battuto ciglio per 15h con condizioni oscene in quota!
16 – 17 / 82

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