Ecrins (Barre des) Via Normale da Pré de Madame Carle

Ecrins (Barre des) Via Normale da Pré de Madame Carle
La gita
nordend4612
5 29/07/2018
Accesso stradale
2 euro per il parcheggio a Prè de Madame Carle

La Barre des Ecrins! Che montagna…completa e varia…ghiaccio, roccia e misto….insomma tutto quello che una montagna può dare per appagare gli alpinisti, anche quelli più esigenti!
Partiti il sabato intorno all’ora di pranzo da Prè de Madame Carle (costo del parcheggio 2 euro), abbiamo risalito il bel sentiero fino al Glacier Blanc dove, saliti sul ghiacciaio (ancora enorme nonostante il ritiro) ci siamo incamminati in direzione del Refuge des Ecrins. La traccia sul ghiacciaio attraversa diversi crepacci, ben visibili e belli grossi, uno poi occorre saltarlo con un labbro più in alto dell’altro, occorre fare attenzione. Tolta questo aspetto il percorso per il rifugio, seppur lungo e paesaggisticamente appagante, ci ha impegnati per circa 4 ore.
Raggiunto il rifugio e sistemati nella nostra camera abbiamo atteso l’ora della cena (prevista per le 18.30), tutto sommato abbondante e di buona qualità. Buon trattamento quindi.
Sveglia alle 3.15 e colazione alle 3.30 (piuttosto varia e sostanziosa) con partenza poco dopo le 4.
Scesi sul ghiacciaio siamo saliti su veloci e in circa 3 ore abbiamo raggiunto la terminale sotto la Breche Lory, attaccando il pendio a sinistra della stessa in direzione dell’intaglio dopo il primo molare della cresta. Il pendio di neve, misto a boccette affioranti, non è proprio il massimo ma qualche minima assicurazione si può fare.
Una volta giunti in cresta l’abbiamo percorsa sul filo, tenendo i ramponi per diversi tratti innevati, e proteggendo la progressione in conserva per maggiore sicurezza. I tempi si sono allungati ma una volta su quella cresta, considerato quanto è affilata (specie nella traversata del Pic Lory), si capisce che non ci sono molte possibilità di errori….a ognuno le proprie valutazioni.
La cresta comunque offre diversi punti per l’assicurazione e per la traccia basta segnare le tracce di ramponi sulla roccia.
Arrivati in vetta intorno alle 10 ci siamo goduti un panorama tra i più belli che abbia visto da quando vado in montagna…per la posizione, defilata rispetto alla catena alpina principale, per il meteo (straordinario, manco una nuvola in cielo!) e per il punto di vista privilegiato sulla zona degli Ecrins, una zona che conosco purtroppo molto poco….
La discesa è avvenuta lungo la cresta, progredendo sempre in conserva protetta fino a raggiungere il salto roccioso soprastante la Breche Lory; ci sono anche delle soste in basso, noi dalla parte alta siamo scesi unendo due corde (una da 40 e una da 30 metri), arrivando comodamente alla sella. Di qua in 10 minuti eravamo in cima al Dome de Neige (per me una ripetizione ma è pur sempre un 4000 ed è super panoramico!) a goderci la vista sulla cresta appena percorsa.
Rientro lunghissimo fino alla macchina e di qui a casa, arrivando a tarda sera.

Questo 4000, il 31esimo, non lo scorderò facilmente…per l’impegno che mi ha richiesto, per il panorama dalla vetta e per la bellezza della cresta, veramente impegnativa….un sogno realizzato assieme agli amici Flavio (compagno di tante avventure) e Paolo (sempre in forma e voglioso di grandi avventure come questa) con la new entry Alice che si è comportata benissimo, realizzando anch’essa un piccolo grande sogno. Un grazie davvero ai compagni di gita per aver condiviso con me questa bellissima avventura!
Concludo salutando Cristian81 (al tavolo con noi a cena) e il suo amico.
Buone gite a tutti!

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