Ecrins (Barre des) Via Normale da Pré de Madame Carle

Ecrins (Barre des) Via Normale da Pré de Madame Carle
La gita
moa
5 25/08/2016

Il rifugio si raggiunge ancora passando sul ghiacciaio, ma è indispensabile legarsi perché ci sono crepacci enormi e zone ancora semi innevate con neve che molla, viste le temperature africane. La traccia di sentiero fuori dal ghiacciaio invece pare davvero ravanosa, su sfasciumi e rocce montonate.
Traccia di salita alla Brèche Lory ben visibile. Fare attenzione soprattutto la mattina al buio perché già nel piano si superano grossi crepacci. La traccia passa sotto un seracco che è in parte crollato un mese fa e infatti serpenteggia tra i resti del crollo…inutile dire che è un posto dal quale levarsi in fretta soprattutto in discesa. Crepacci lungo il pendio e terminale molto grosso ma si passano ancora agevolmente su ponti per ora solidi.
Dalla Brèche per attaccare la cresta due possibilità: traverso verso sx, dove si prende la parete nel punto più semplice (II-max III) ma che comporta il passaggio su circa tre metri di ghiaccio vivo oppure dritti dalla sosta con cordoni fino alla sosta di calata che si trova circa 15 metri sopra (IV grado – non protetto). Ho optato per questa opzione, il tirello non è stato però per nulla banale soprattutto con i ramponi. Usato friend molto piccolo, unica protezione che sono riuscita a piazzare. Ramponi tenuti per tutta la cresta e infatti utili fino al Pic Lory, a seguire invece rocce pulite. I passaggi si individuano facilmente grazie al colore bianco della roccia dovuto alle ramponate. Roccia incredibilmente buona e solida su tutta la cresta. Percorsa in conserva non protetta facendo molta attenzione vista l’esposizione è già così è eterna.
In discesa doppietta da 15 metri per tornare alla Brèche e poi dieci minuti di salita per giungere anche al Dome de Neige.
Rientrati a gambe levate viste le temperature.
Tempi: 5h abbondanti per arrivare al rifugio il primo giorno.
5h per la Barre. Discesa della cresta fino alla Brèche un’altra ora. Salita al Dome molto breve circa 10 minuti.
Discesa dalla Brèche fino alla fine del pendio e all’inizio del plateau 1h.
Attraversamento di tutto il plateau fino a dove si tolgono i ramponi e si riprende il sentiero 1h.
Sentiero fino alla macchina 2h.
Al rifugio ci siamo trovati molto bene, la sveglia per la Barre è d’ufficio alle 3.30, vengono direttamente loro a chiamarti alle 3.15. Presente acqua di fonte, scrivono che non è controllata ma l’abbiamo bevuta tutti per cui pare buona. Altrimenti 5€ ed un litro e mezzo in bottiglia. Zero rete telefonica dal pre de madame carle e per tutto il percorso.
Il materiale che non serve per la gita si lascia sul ghiacciaio alla base del sentiero che sale per il rifugio, nascosto tra le pietre. Altrimenti al rientro bisogna rifarsi 100m di dislivello in salita sotto il sole cocente e su sentiero sdrucciolevole per tornare al rifugio!

Con Marcello, che ha il doppio dei miei anni (e io ne ho 30…), chapeau!
Gita davvero soddisfacente, ambiente spettacolare, merita.

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