Gita decisa all’ultimissimo per andare a prendere un po’ di bel tempo in questa zona della Francia, approfittando delle ferie. Saliti martedì al Rif. degli Ecrins su un itinerario molto piacevole. Personalmente ho apprezzato molto la totale assenza di impianti di risalita vari e di resse stile Courmayeur e Chamonix. Nulla in particolare da segnalare sulle condizioni della salita, tuttavia un paio di info di servizio (anche se già ben note): 1) sebbene fino alla Breche Lory si cammini, sotto i piedi a volte ci sono vuoti non da poco e ponti non cortissimi, da considerare con le dovute precauzioni; 2) il tratto dalla breche alla cima è un misto tra rocce e neve recente a tratti non affidabilissima ma che non crea problemi; 3) i primi 3/4 di salita, dopo aver lasciato il ghiaccio di fondo, si svolgono sotto il tiro diretto di grandi seracchi (l’equazione è semplice…meno ci si sta sotto e meglio è); 4) al rifugio il cell non prende e non è concesso fare telefonate. Un po’ di gente in zona ma non tantissima; partiti tra i primi, non abbiamo incontrato grande traffico sul tratto finale della cresta. La sera, abbiamo poi dormito nell’incatevole villaggio di Ailefroide, per tastare il giorno sucessivo il bel granito delle sue pareti. Con Manu.