Al termine del sentiero, per raggiungere il rifugio, è percorribile il ghiacciaio basso (tralasciare il sentiero con i bollini bianchi).
La pista di salita al Dome de Neige è ben battuta, non ben tracciata in quanto tende a salire troppo diretta. Nella parte centrale è presente una scaletta di alluminio per superare un crepaccio. Si sale agevolmente la terminale sotto il Breche Lory, tratto di neve dura e ghiacciata per raggiungere lo sperone. Noi lo abbiamo attaccato a sinistra tralasciando le evidenti soste, per la doppia, sopra la testa. La cresta è in ottime condizioni, seppure un po’ sporca di neve recente che comunque non ci ha dato fastidio, la abbiamo salita in conserva protetta e con i ramponi ai piedi.
Bellissimo itinerario, divertente su una lunga cresta aerea con roccia ottima e impressionanti vedute sulla parete sud. Scesi dalla cresta abbiamo raggiunto il vicino Dome de Neige godendoci la vista della via salita con alcuni Slovacchi che la stanno scalando.
Interminabile la discesa, per raggiungere il posteggio, pur se resa gradevole dalla bellissima giornata e dalla compagnia di Celso, Lucio e Cesare.
Un saluto a Luca e Matteo per la piacevole serata trascorsa al rifugio.