In realta’ e’ la Coolidge che ho salito quel giorno, usando poi la normale come via di discesa. Una delle tante acensioni, meglio se condivise con un compagno, che in effetti era presente; ma inservibile nel momento in cui occorreva dare il massimo impegno. Non e’l’unico caso questo in cui mi sono trovato a dover risolvere le situazioni chiave da solo. E’successo sulla Rey alla Doufour sulla nord del Liskamm, e ora qui alla Barre. A seguito di un diverbio col gestore del rifugio sull’ora della sveglia prevista alle 4 di mattina, ora a mio avviso gia’ tarda per una salita di questo tipo, ci siamo ritrovati a dormire fuori del rifugio nel sacco a pelo, che ci ha cosi protetti dal gelo della notte. La salita che avevo in mente implicava che la partenza non avvenisse piu’ tardi delle 2a.m. onde evitare il possibile fallimento dell’impresa. Impresa invece centrata in pieno grazie alla giusta scelta dei tempi di salita, risolta in un’arco di tempo di 5h da rifugio a vetta. Con discesa per la cresta del Pic Lory molto affilata ed esposta. Nel mentre che il compagno mi veniva incontro, proveniente dal Dome de Neige, orde di alpinisti improvvisati, annaspavano sul pendio della via normale nel vano tentativo di raggiungere la vetta.