- Accesso stradale
- Ampia possibilità di parcheggio a Pré de Madame Carle
La cresta al momento si presenta in buone condizioni di misto. Non vi sono protezioni ad eccezione di qualche chiodo e spit nella zona del diedro. A 3780 si lascia la traccia della via normale per prendere la linea che risale dritta verso la parete nord. Dopo un tratto su neve e un po’ di ghiaccio, con pendenze intorno ai 50º, si attraversa versa destra su roccia discreta per andare ad attaccare il diedro (passaggio chiave, da ultima relazione IVº, proteggibile con cordino). Usciti dal diedro si segue il divertente filo di cresta fino alla croce di vetta con passaggi di IIº. Prestare attenzione alle eventuali cornici. La roccia è abbastanza buona ma bisogna sempre tastare cosa si tocca.
Discesa per la via normale. Cresta ovest anch’essa in condizioni di misto. Una o due calate, a seconda della lunghezza della corda, riportano sul ghiacciaio in prossimità della Brèche Lory. Da qui scendere a valle seguendo l’evidente traccia.
Dormito al rifugio des Écrins da dove siamo partiti intorno alle 3:30. Ghiacciaio con poca neve e con qualche buco che incomincia già ad aprirsi.
Consiglio corda da 30, 2/3 friends medio grandi, 1a vite da ghiaccio. Itinerario magnifico di alta montagna ed impegnativo per il dislivello totale.
In compagnia di Alberto