Val Masino – Durango (Cascata)

Val Masino – Durango (Cascata)
La gita
quelldecara
4 20/12/2009
Accesso stradale
nessun problema
Commento sul ghiaccio
non abbondante ma più che sufficiente
ottimo a parte il tiro finale
Quota neve m
900

La scelta della Val di Masino per evitare affollamenti in Val Paghera (destinazione originale) si è dimostrata eccellente. Ci siamo divisi in due gruppi. Il primo in Val Dell’Oro e noi in Val di Mello. Partenza dall’auto con -10 gradi. A prima vista Durango sembra un pò magra. Dopo le prime piccozzate invece si dimostra in condizioni eccezionali. Prima lunghezza con ghiaccio abbastanza plastico, asciutto. Secondo tiro sul primo muretto. Sempre ghiaccio ottimo, ghiaccio compatto ma non fragile. Terza e quarta lunghezza sempre sul verticale non difficile, un pò di acqua, giusto per inzuppare le corde. Quinta lunghezza facile di raccordo sulla dx per raggiungere la base dell’ultimo tiro. Qui la salita si fa un più difficile. Poco ghiaccio, unico punto di accesso una candelina sottile con cascata di acqua sopra la testa. Fatti questi 10 metri verticali (80-90) la parete si inclina e con qualche altro piccolo salto verticale si giunge alla fine della cascata. Da qui con le corde oramai ridotte a rigidi canaponi, si risale circa 50 metri e poi si comincia a traversare a dx su placche di roccia e turf. Non avendo trovato tracce di discese precedenti e non avendo trovato il famoso sentiero di cui tutti parlano, abbiamo continuato traversando sempre a destra e scendendo per bosco , con un paio di doppie siamo poi arrivati alla base. La temperatura sempre di -10 gradi. Concludendo, credo di aver trovato il ghiaccio migliore degli ultimi 10 anni. Inverosimile visto la magrezza della cascata. Quindi arrampicata divertente e godevole, vista anche l’assoluta mancanza di vento.

Grazie a Marco e Capa per avermi accompagnato in questa avventura. Peccato che l’auto poi ci abbia abbandonato sulla strada rifiutando di avviarsi. Grazie alla moglie che si è offerta “spontanamente” di venirci a riprendere dalla Brianza. Non dico cosa mi è costato questo “favore”. A voi immaginare….
Antonio

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