Druos (Bassa del) da Terme di Valdieri, traversata a S.Anna di Vinadio

Druos (Bassa del) da Terme di Valdieri, traversata a S.Anna di Vinadio
La gita
giada
5 26/07/2012

Il sentiero di discesa verso Isola 2000 al di sotto dei laghi delle Terre Rosse è ridotto in condizioni pietose. Quando il sentiero arriva sulla pista da sci ci sono le indicazioni per il Colle della Lombarda. Si segue la pista in salita fino a quasi sotto l’arrivo degli impianti. Qui a sinistra c’è una ripida stradina in discesa (attenzione a non prendere una doppia stradina in parte sbarrata con dei massi, che si stacca in una pietraia un centinaio di metri prima sempre a sinistra), in fondo alla stradina c’è una casetta di partenza di un altro impianto, la si imbocca e si trova subito a destra una traccia segnata con ometti che porta ad incrociare il sentiero che arriva ad un rifugio in ristrutturazione, fonte sotto al rifugio. Si attraversa verso sinistra un’altra pista e si trova la palina che ci indica il Colle della Lombarda. Da qui su vecchio sentiero militare si attraversa una pietraia e poi quasi in piano si arriva al tornante sotto al colle, con trecento metri circa di strada asfaltata si arriva al Colle della Lombarda.

Dopo tanta attesa finalmente il cammino notturno dalle Terme di Valdieri al santuario di Sant’Anna di Vinadio. Si di notte!! Parto sola, poi mi raggiungerà Luca al Lago inferiore di Valscura dove lo aspetto. Fonte per l’acqua alla prima cascata in arrivo al Piano del Valasco a destra della strada. Siamo saliti direttamente al lago senza passare dal Rifugio Questa. Cena e pausa in riva al lago a contemplare la volta celeste: non volevamo più staccarcene, la via lattea luminosa più che mai, si rifletteva nel lago!! Abbiamo visto tra tutti e due durante tutta la notte circa 40 stelle cadenti…. Quanti desideri!!! Durante il cammino ci siamo fermati spesso a osservare il cielo, non faceva freddo e ne abbiamo approfittato!! Il sentiero di discesa verso Isola 2000 al di sotto dei laghi delle Terre Rosse è ridotto in condizioni pietose. Quando il sentiero arriva sulla pista da sci ci sono le indicazioni per il Colle della Lombarda. Si segue la pista in salita fino a quasi sotto l’arrivo degli impianti. Qui a sinistra c’è una ripida stradina in discesa (attenzione a non prendere una doppia stradina in parte sbarrata con dei massi, che si stacca in una pietraia un centinaio di metri prima sempre a sinistra), in fondo alla stradina c’è una casetta di partenza di un altro impianto, la si imbocca e si trova subito a destra una traccia segnata con ometti che porta ad incrociare il sentiero che arriva ad un rifugio in ristrutturazione, fonte sotto al rifugio. Si attraversa verso sinistra un’altra pista e si trova la palina che ci indica il Colle della Lombarda. Noi dalle piste siamo arrivati che era ancora buio e abbiamo perso oltre mezz’ora a cercare il bivio per il sentiero assolutamente non segnato. Da qui su vecchio sentiero militare si attraversa una pietraia e poi praticamente in piano si arriva al tornante sotto al colle, con trecento metri circa di strada asfaltata si arriva al Colle della Lombarda. Da qui dopo una abbondante e calda colazione, imbocchiamo la meravigliosa strada sterrata che passando poco sotto al crinale si va a ricongiungere più giù nel vallone, alla sterrata principale che scende dal colle della Lombarda, con un ponte capolavoro dell’ingegneria militare dell’epoca. Proseguito la discesa sulla sterrata principale fino alla malga dove al tornante dopo si trova una scorciatoia sulla sinistra che sale direttamente al Santuario senza toccare asfalto. Ora ci attende la processione alla Rocca dell’Apparizione con Sant’Anna portata in spalla fino a la e poi la messa dal Santuario. Tantissima gente arrivata a piedi da tanti luoghi diversi, ma accomunati dalla stessa meta. Giornata meravigliosa, intime emozioni e sentimenti da decantare con calma nel tempo. Emozioni che sicuramente rimarranno nel profondo del nostro cuore, ognuno con le sue, ognuno perso e disperso nella propria mente…. La consiglio con un viaggiare lento seguendo i propri ritmi, senza orari imposti, e magari lasciando andare la mente a fare il suo di viaggio…
Non abbiamo incontrato nessuno. Solo sotto alla caserma del Druos abbiamo sentito delle voci nel buio e poi visto delle luci alla caserma quando eravamo alla Bassa del Druos, ma che non abbiamo più visto o sentito….
Poi giornata di riposo al Santuario dove ritrovo gli amici volontari che lo gestiscono e Don Beppe il rettore del Santuario.

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