CHE VIAGGIO!!
una gita dal carattere primordiale, ambiente selvaggio, isolato, angusto, silenzioso, verticale, sporco e ostile verso i rapporti di umana cortesia…
ci sarebbe molto da dire su questa gita.. sinteticamente: si è avverato uno dei tanti sogni.. scalare la “spada” che tante volte avevo solo osservato con timore dal fondo valle..
La via nel complesso è logica, ed un vero capolavoro dei soliti Campia Ellena e banda… ci hanno dato filo da torcere..
poco materiale in via, noi abbiamo trovato solo due soste preparate, per il resto bisogna ingegnarsi di carpenteria nel delirio della parete..
anche seguendo la relazione della guida dei monti di italia ci siamo cacciati nei guai un paio di volte, ma ce la siamo cavata ..(a parte l’arrivo alla cima verso le sette di sera…be..)
il tiro di traverso in discesa è stato a dir poco esaltante! che intuizione..
Una volta giunti sul dorso dello sperone poi non ci si sbaglia piu e si sale in scioltezza, fino alla cima.. tanto desiderata…
noi siamo partiti alle sei da casa… forse un po tardi per una ripetizione in giornata.. giunti poi al bivacco varrone alle dieci di sera per una super cenetta a base di fichi mandorle datteri e affini..mmm.. ovviamente in stato semi-comatoso… almeno ci siamo goduti una dormita con i fiocchi al fresco…
materiale: ramponi, 5-6 chiodi, martello, serie di friend dai micro fino al 2 BD, mazzetto di nut sempre-fedelis e il solito fettuccviame in abbondanza..
accesso: la natura si sta mangiando il sentiero, che è ripido, brutto e molesto.. ci sono le ortiche piu alte di un uomo.. ovviamente tutto bagnato per condire al meglio la giornata.. il bivacco purtroppo è anche esso un po malconcio, batterie a terra, materassi infestati dai ghiri che vi hanno scacazzato in abbondanza…
che peccato =(
ad ogni modo , dopo il bivacco la sofferenza finisce e inizia il viaggio verso il cielo…
fatta con il gran Gole ancora una volta un drago!