Dragone (Monte) Cresta Sud dalla Punta di Fontanella

Dragone (Monte) Cresta Sud dalla Punta di Fontanella
La gita
fitman
5 04/09/2019

Uno dei tratti più delicati è arrivare al colletto dove si attacca la cresta, per il terreno franoso: una volta superato il primo tratto attrezzato e prima di agganciarsi al secondo, si comincia a traversare e “obliquare” verso dx. Non c’è nessuna calata da fare dal torrione, si scende tranquillamente a piedi. Il salto finale a Punta Fontanella l’ho trovato un po’ sgradato rispetto al resto della cresta, un tirello di corda ci sta (usati friend medio piccoli). I primi metri del Salto del Dragone fino ad arrivare alla sosta è completamente sprotetto, il perché non abbiano messo un chiodo visto che il resto del salto è ben protetto, non mi è chiaro! Meglio portarsi il martello e metterne uno, onde evitare che una caduta ponga fine alla gita! Sul tiro di III+ c’è un nut incastrato, 2m a dx c’è lo spit. Dalla cima del Dragone la cresta prende subito un andamento est, quando troviamo l’ometto propizio a q. 3150 c.ca ci si deve abbassare sul versante sud su cengette infide (un’altro paio di ometti ci aiutano a capire meglio) fino a ritornare in cresta, evitando così uno spigolo che sarebbe difficile da discendere. Comunque, tener presente che la discesa dal Monte Dragone fino al Colle di Bella Tzà impegna parecchie energie fisiche e psicologiche (l’ho trovato il tratto più impegnativo della gita). Dal colle si imbocca una cengia per 100m segnalata da propizi ometti, traversando sul versante SE della cresta appena percorsa fino ad arrivare agli sfasciumi di frana. L’opzione di discesa è portarsi a lato dei due laghetti glaciali senza nome (qualche rado ometto dopo il secondo laghetto) e scender con attenzione al Gran Lago, aggirarlo per tornare al rifugio ecc..

Ho visto su di un blog un report di una guida alpina che reputava sufficiente una corda da venti metri: “non ascoltatelo!” Sempre aver un margine di sicurezza in montagna!
Gita stupenda di gran soddisfazione!

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