Partito poco prima delle h. 06.00 da Foppolandiapark mi incammino per il facile e bagnatissimo sentiero per il P.so di Dordona, arrivato al passo percorro la strada in discesa verso la Val Madre per 500mt. non vedendo il sentiero lascio la strada facendo una piccola ravanata tra rododendri e rocce puntando alla baita posta sotto sulla dx poi punto verso un grande traliccio con sotto una croce dove più sotto becco il sentiero Bruno Credaro. Preso il sentiero raggiungo la Casera di Valbona dove poco più sopra prendo la deviazione che sale al P.so di Valbona, il sentiero a volte non è ben visibile ma la direzione è logica ed in caso i segni di vernice aiutano. Arrivato alla breccia del P.so di Valbona scendo il Val Cervia passando il breve tratto attrezzato ed un tratto di sentiero franato passando al rudere della Baita Gavazza ed alla sottostante Baita la Piana dove decido di attraversare senza perdere quota puntando verso la bastionata del P.so di Val Cervia, più in la mi innesterò senza problemi come da previsione al sentiero 214 che punta in direzione sud-ovest verso il P.so del Toro. Da li rientro sul sentiero più segnato e visibile abbassandomi verso i Laghetti di Montebello e delle Foppe basso fino a prendere il sentiero per il P.so di Dordona che chiude il periplo bel del M.Toro. Meteo sereno di primo mattino poi le solite nuvole orografiche che si addensano verso le h.10.00. Per foto e panorami di vetta è meglio arrivare in vetta prima di quest’ora.
Oggi i soci mi danno buca… meglio allora inventarsi qualcosa di vicino in compagnia di me stesso. Giro che puntavo da tempo, finalmente oggi l’ho compiuto integrandolo anche con la salita alla Sponda Camoscera per la cresta SE. Parte del percorso sul lato Valtellinese più selvaggio e meno segnato senza anima viva, quello bergamasco tutta altra cosa. Per foto report itinerario completo digita sul mio sito blog (Su e giù…con lo zaino 3)