Ancora tanta neve ma nonostante le alte temperature, ha gelato e ha tenuto. La prima si trova a meno di mezz’ora dal rifugio. Ghiacciaio chiuso e ben coperto, nessuna traccia per il Rutor (secondo giorno di apertura del rifugio). Salita al col Doravidi comoda su neve ripida, cresta per il Doravidi nord già per brevi tratti scoperta. Tornati al colle proseguiamo verso l’ignoto, ma fiduciosi. Cresta verso la q. 3337 quasi tutta pulita e facile fatta sul filo con i ramponi (un solo passo di II all’inizio), discesa al colletto successivo su neve ripida con cornici lato ovest. Segue quindi un salto verticale di roccia poco invitante che abbiamo aggirato sul lato SE su pendii ripidi di neve ormai marcia, per tornare in cresta prima possibile e quindi in breve sulla cima del Flambeau. Discesa sul versante NO ancora su ottima neve (per fortuna… viste le pendenze). Bella traversata, consigliata in queste condizioni, più avanti… chissà