- Accesso stradale
- ss125- genna cuxi- sedda ar baccas
- Sosta
- ottimi
- Scappatoie
- no
- Navetta
- no
Una delle rare grotte-canyon, Donini è un’esperienza che lascia sempre incantati. Alla partenza un odore malsano sembra salire dal tombino in cui dobbiamo infilarci, sarà una bestia o resti umani? Scendiamo… è un cinghiale che sprigiona fetori, mimetizzato tra legni torti e terra. Proseguiamo, la discesa sempre affascinante come la prima volta. Pochissimo scorrimento temperatura gradevole. L’ambiente passa da stretto e angusto a vasche in sequenza degradanti, salti da calare in corda a lunghi corridoi allagati da nuotare, da calcari lisci e concrezionati a conglomerati dalle forme bizzarre. Poi si ricomincia a vedere la luce che illumina la bella vasca zompabile prima del calatone esposto che conduce all’uscita, detta Su Cunn’e s’Ebba(vulva di mula). Dopo la salita ci riscaldiamo intorno al fuoco